Reguzzoni: “Il Nord è una ferita aperta”

Incontro pubblico del movimento Grande nord che ha presentato Giulio Arrighini come candidato alla presidenza di regione Lombardia. Dal palco una sfida a Maroni: "venga a raccontare cosa ha fatto in concreto in cinque anni sull'autonomia"

Generiche

C’è voglia di battaglia, di non dar per persa la sfida federalista. La Lega non viene mai citata, ma è evidente che le molte delle critiche sono rivolte proprio a lei.

“Il Nord è una ferita aperta”. Tuona Marco Reguzzoni, e gli applausi arrivano a indicare che è lì il cuore della sua gente.

Grande Nord si prepara alle imminenti competizioni elettorali e al tavolo insieme a un giovane studente venticinquenne c’erano Giulio Arrighini, che sarà il candidato alla presidenza della Regione Lombardia e Pierluigi Zeli, probabile capolista a Varese.

Maurizio Bernasconi è il coordinatore provinciale del movimento e ha esordito ringraziando Reguzzoni. “Mi hai ridato una casa in cui riprendere una battaglia politica. Ho deciso di tornare alla mia vecchia passione dopo le elezioni a Varese. Io amo la mia città, ma non posso vederla peggiorare ogni giorno. Noi dobbiamo tornare a fare una politica per la nostra gente”.

Un tema che ha ripreso Pierluigi Zeli. “Non vorrei esser confuso con un politico. Io voglio lavorare per la gente facendo sentire le istituzioni vicine. Il popolo dovrebbe governare mentre oggi i politici pensano ad altro. Io mi impegnerò per la sanità. In Lombardia non possiamo lamentarci ma possiamo fare di meglio soprattutto nei pronto soccorsi dove non è possibile che le persone debbano fare ore di attesa”.

Luca Giorgetti, studente dell’Università dell’Insubria, ha centrato anche il suo breve intervento sul rapporto con la politica: “Il progetto di Grande Nord mi ha affascinato perché riporta la politica tra la gente. Questa dai giovani viene vissuta come distante e inconcludente”.

L’attesa di molte persone era ascoltare il futuro candidato alla presidenza della regione. Arrighini è stato uno dei fondatori della Lega Nord a Brescia. A 30 anni venne eletto per la prima volta in Parlamento e due anni venne confermato sempre alla Camera. Il suo dissenso verso il movimento è di lunga data. Lasciò la Lega nel 1999 e dopo aver militato nella Lega Padana, ora è tra i fondatori di Grande Nord.

In sala c’erano persone che arrivavano anche da province lontane e Giulio Arrighini ha iniziato il suo racconto con un amarcord: “Nel lungo viaggio da Brescia non ho potuto non ricordare le tante volte che sono venuto a Varese per lunghissime riunioni. Sono passati 30 anni ma il nostro spirito è quello di allora. È vero che abbiamo avuto anche delusioni, ma il sogno di allora è ancora vivo. Per noi il Nord e la Lombardia sono la nostra stella polare. La politica ha fatto di tutto per allontanare la gente, ma la nostra passione resta intatta. Abbiamo deciso di impegnarci in Lombardia perché non c’è nessuno che davvero rappresenta la Lombardia per ciò che è. Siamo uno dei luoghi più produttivi del mondo, ma nessuno la considera per quello che è. Grande Nord nasce per dare rappresentanza alla nostra regione. Chi farà parte del nostro movimento deve lavorare perché conosca i veri problemi. I nostri principi sono liberali e avremo particolare attenzione alle imprese, all’istruzione e alla sanità. Noi non possiamo pensare di restare nello stato italiano che è una schiavitù almeno in materia fiscale che sottrae ricchezza alla Lombardia per mantenere un apparato”.

Marco Reguzzoni, anche lui tra i fondatori del nuovo movimento, con un caldo intervento ha chiuso la serata.

“Siamo liberali e quindi vogliamo meno stato e più libertà e autonomia. Il Nord è una ferita aperta. Noi vogliamo parlare di fatti concreti come la situazione economica che vivono molti italiani che si ritrovano le tasche vuote. Non si capisce perché quello che può fare un comune lo debba fare lo Stato. La Costituzione prevede che tante competenze siano delle regioni.

Vogliamo che Maroni venga a spiegare cosa è stato fatto finora in materia di autonomia. Organizzeremo un confronto con il nostro candidato e lui. Invitiamo anche Gori. Un altro dato concreto è guardare cosa è stato fatto con Malpensa. Si continua a considerare Fiumicino come l’hub quando sono gli scali del Nord a fare i numeri. Prendiamo anche le pensioni, non è giusto che siano uguali in tutta Italia quando il 60% dei contributi arrivano dal Nord.

Noi vogliamo difendere solo gli interessi del nord e i nostri rappresentanti non si mischieranno ai poteri romani. Il primo punto è moralizzare la politica. Non è possibile che ci sia la rincorsa al posto in virtù del fatto che da noi un politico guadagna cifre assurde. Un senatore del Texas, che è tre volte la Lombardia, guadagna 600 dollari oltre a una diaria di 7200 dollari all’anno. Noi non vogliamo che chi fa politica viva di quella. La Lombardia ha 80 consiglieri che guadagnano 180mila euro. È una vergogna. È pieno di gente a Roma che non ha mai lavorato. Salvini, Meloni, Di Maio, Di Battista e tanti altri. Noi dobbiamo mandare persone che facciano gli interessi del territorio e non il loro. Noi siamo qui per tutti quei ragazzi che lasciano l’Italia. Siamo a favore dell’Europa ma quella dei popoli e diciamo con chiarezza che vogliamo uno stato federale”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Dicembre 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.