Una torta o una donazione online per aiutare la “Casa della Carità”

Da gennaio anche il servizio di guardaroba e il progetto di un laboratorio infermieristico. L'associazione formata da trenta parrocchie cittadine è sempre più attiva

varie varese

I numeri dicono che dal 2008, primo anno della lunga crisi economica, il numero delle persone che chiedono aiuti alimentari nelle parrocchie è aumentato del 30%. «Al momento la situazione è stabile ma le persone che si rivolgono a noi non sono nemmeno diminuite. Il nostro compito è quello di invertire la tendenza e fare in modo che le persone bisognose siano sempre meno».

Questa mattina, 15 dicembre, in un incontro alla “Casa della Carità” della Brunella, Don Marco Casale, responsabile della Caritas di Varese, Don Mauro Barlassina e Monsignor Luigi Panighetti hanno tenuto un incontro per raccontare come è andato questo ultimo anno di attività, ma anche per spiegare i nuovi e i futuri progetti dell’associazione delle parrocchie “Farsi primo” che vede 130 volontari.

«Da circa un anno è nata questa associazione formata dalle trenta parrocchie della provincia di Varese (in totale sono 40 ma sono state escluse quelle limitrofe al Comune di Malnate per questioni di distanza) e oggi la “Casa della carità” è ancora più significativa», ha spiegato Monsignor Luigi Panighetti.

I servizi che fornisce l’associazione infatti, sono diversi e sono aumentati negli anni: «Ad oggi forniamo 25mila pasti (solo a pranzo) all’anno a circa 70/80 persone al giorno, 2500 docce mentre il nostro emporio sociale sostiene circa 40 famiglie contemporaneamente – continua Don Marco Casale -. Questa struttura permette di fornire servizi integrati e strutturati, chi viene qui trova l’accoglienza di una casa. E’ per questo che abbiamo bisogno di altri servizi e dall’8 gennaio ripartirà il servizio di guardaroba. Inoltre, stiamo approntando ad un laboratorio per la cura delle persone in estrema marginalità. Di fatto, alcune persone che si rivolgono a noi hanno bisogno di cure e la presenza di un’infermiera può essere d’aiuto per le piccole medicazioni ma anche per accompagnare all’assunzione delle cure prescritte o all’orientamento verso i servizi sanitari indicati. Abbiamo inoltre, richiesto all’ATS la possibilità di avere anche un medico di base». 

Una grande macchina che lavora tutto l’anno, cercando di aiutare i bisognosi e mettendosi in rete con le altre parrocchie ma che ha bisogno del sostegno di tutti. Per coloro che vogliono fare un piccolo gesto, ma significativo, l’Associazione Pane di Sant’Antonio che aiuta la conduzione della “Casa di Carità”, quest’anno ha attivato un sistema online per delle piccole donazioni, «per donare un pasto o una spesa, dai 5 euro in su» (il sito è www.panedisantantonio.com) . Inoltre, c’è la possibilità di comprare la torta pane di Sant’Antonio, «Raccogliamo il pane dai panificatori della città e quello invenduto e destinato ad essere buttato noi lo rimettiamo sulle tavole. Una ricetta semplice che permette di ridare vita al pane, creare un posto di lavoro e raccogliere fondi».

L’Associazione delle Parrocchie “Farsi prossimo” è nata un anno fa, «con l’obiettivo comune è quello di fornire più servizi alle persone bisognose nella quotidianità – spiega Don Mauro Barlassina -. Oggi forniamo alle persone bisognose la possibilità di mensa, docce, un guardaroba e un emporio sociale. Inoltre, il nostro obbiettivo è quello di educare le comunità cristiane tutte ad assumere la carità, come una modalità di vita cristiana. Abbiamo bisogno del coinvolgimento di più volontari, di tutte le età. Infine, l’associazione ci permette di mettere a disposizione dei fondi ma anche intercettare le donazioni per sostenere i servizi caritativi».

Contatti :
– Farsi Prossimo Piazza Canonica, 8 – t. 0332/236019
– Associazione di Volontariato Pane di Sant’Antonio Onlus, tutti i giorni dalla 10 alle 12 nella
sede in via Marzorati 5/A; tel. 331/354.643.8; email info@panedisantantonio.com; sito; www.panedisantantonio.com;
– Torta di Sant’Antonio: https://www.panedisantantonio.com/torta-pane- di-santonio.html (per informazioni e per prenotazioni tel. 331/354.643.8).

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Dicembre 2017
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