Anna, da Cairate alla Tanzania per Medici con l’Africa Cuamm
Ha 24 anni, è ostetrica e lavorerà all’ospedale rurale di Tosamaganga: «Mi aspetta tanta fatica, ma è quello che voglio fare, il lavoro che amo»

Anna Bossi, ostetrica di Cairate, da lunedì 15 gennaio sarà impegnata in Tanzania, all’interno dell’ospedale di Tosamaganga, insieme a Medici con l’Africa Cuamm.
24 anni, laureatasi a novembre 2016 a Varese, per Anna Bossi si tratta di un ritorno sul campo, dopo una prima esperienza di un mese nello stesso ospedale. Da lunedì, per tre mesi con la possibilità di prolungare la sua permanenza, la cairatese affiancherà le ostetriche dell’ospedale, collaborando alle attività in sala parto, ma anche contribuendo alla riorganizzazione del reparto e alla formazione del personale, nonché all’assistenza generale in gravidanza e alle visite prenatali per le future mamme.
«Sono entusiasta di partire – spiega Anna– perché nel mio primo periodo in Tanzania c’è stato un bello scambio con Anna Joyce, la capo ostetrica locale, e questo mi ha fatto venire voglia di tornare, di mettermi in gioco davvero insieme a Medici con l’Africa Cuamm. Nel mio primo mese in Tanzania infatti ero con un’altra associazione di volontariato, sul campo ho visto e conosciuto il team Cuamm al lavoro, anche se già conoscevo l’organizzazione dai tempi dell’università, e con il capo progetto e Anna Joice stessa abbiamo cominciato a ragionare insieme su cosa potremmo migliorare. Tecnicamente sarà il mio primo contratto di lavoro come ostetrica: sono molto emozionata, ma penso che potremo fare molto insieme. L’ospedale di Tosamaganga fa circa 3.000 parti all’anno, come quello di Varese, ma il personale è molto meno numeroso e, inevitabilmente, meno formato: avremo molto da lavorare, ma amo fare l’ostetrica e non vedo l’ora di cominciare!».
L’assistenza al parto e la salute dei neonati è il perno dell’intervento sanitario di Medici con l’Africa Cuamm, che in Tanzania e in altri sei paesi di intervento in Africa porta avanti il programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, che vuole garantire il diritto il parto assistito alle donne e l’assistenza nutrizionale per loro e i loro figli fino al secondo anno di vita del bambino.
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