Ferrovia Arcisate Stabio: oltre 450 i posti auto per pendolari e frontalieri
Mancano davvero pochi giorni all'avvio del servizio sulla nuova tratta ferroviaria. Tante le domande sui servizi della Arcisate Stabio, a partire dai parcheggi
Mentre manca una manciata di giorni al 7 gennaio – lo storico giorno in cui prenderà il via il servizio di trasporto sulla nuova linea Arcisate Stabio e torneranno i treni sulla tratta Varese-Porto Ceresio – studenti, pendolari e frontalieri iniziano a prendere le misure con gli aspetti pratici della nuova ferrovia.
Ci si informa su prezzi, orari e coincidenze ma soprattutto sui parcheggi sulla linea Arcisate-Stabio. Basteranno? Quanto costerà lasciare l’auto tutto il giorno?
Liberi e gratuiti
A regime i posti auto nelle tre stazioni di Induno Olona, Arcisate e Cantello-Gaggiolo saranno circa 450. Non si può sapere al momento quanti pendolari e frontalieri utilizzeranno stabilmente il servizio sulla linea internazionale, come si organizzeranno per raggiungere la stazione, e dunque se i posti auto predisposti saranno sufficienti.
Molto, dopo la prima fase, dipenderà anche dalla scelte che verranno fatte dalle Amministrazioni locali, alle quali verrà affidata la gestione delle aree di sosta. Al momento è stato fatto un solo incontro con Rfi su questo tema e non è ancora stato firmato il protocollo che conferirà la gestione dei parcheggi alle amministrazioni comunali.
Su questa partita i sindaci di Induno Olona, Arcisate e Cantello hanno deciso di muoversi in modo univoco: «Nei primi mesi i parcheggi delle tre stazioni saranno liberi e gratuiti – hanno spiegato nel corso dell’incontro pubblico del 19 dicembre – Bisogna capire quanti saranno e come si muoveranno gli utenti, sia quelli locali sia quelli provenienti da altri comuni, se le aree predisposte saranno sufficienti o se si creeranno situazioni di sovraffollamento. Solo dopo aver valutato diversi fattori si potrà decidere come gestire la situazione»
Le tre stazioni
La prima questione, dunque, è quella dei numeri: basteranno i posti auto? Vediamo la situazione nei tre comuni.
INDUNO OLONA: ai 77 posti previsti da Rfi nel progetto della nuova stazione – già pronti e che saranno subito disponibili – l’Amministrazione comunale aggiungerà altri 30 posti auto circa sulla via Crugnola, arrivando così ad oltre 100 posti.
I posti auto aggiuntivi saranno realizzati in parallelo alla sistemazione dell’area verde nel tratto tra la stazione e l’incrocio con via Jamoretti, per la quale l’Amministrazione comunale ha lanciato un concorso di idee. La previsione è di realizzare l’intervento entro il 2018.
Il sindaco di Induno Olona è stato il primo a sollevare la questione delle possibili ricadute di una richiesta troppo elevata di utenti esterni sui tre comuni della linea, in particolare dopo le decisioni prese da Varese con il nuovo Piano sosta. La preoccupazione è che gli utilizzatori del treno che prima parcheggiavano a Varese si riversino in massa su Induno e Arcisate, creando traffico ed esaurendo in breve i posti auto disponibili.
ARCISATE: qui i posti auto realizzati da Rfi sono 90, cui se ne aggiungeranno altri su iniziativa del Comune, per arrivare, a regime, a circa 140 posti.
La situazione di Arcisate è forse la più delicata, perché la stazione si trova proprio nel centro del paese, e dunque un sovraccarico di utenza potrebbe creare notevoli problemi al traffico nelle ore di punta, congestionando una viabilità già difficile. E vanificando gli sforzi fatti fino a qui dall’Amministrazione per alleggerire il traffico sul centro urbano.
«Prevediamo di realizzare altri 50 posti auto su un’area di copertura del tracciato ferroviario e su una piccola area di proprietà di Rfi – spiega il sindaco Angelo Pierobon – Il fatto che la stazione di Arcisate sia in una posizione così centrale da una parte è un vantaggio, perché molti residenti potranno andarci a piedi, dall’altra potrebbe causare qualche problema se ci sarà una forte utenza esterna. Numeri al momento non ce ne sono, possiamo solo aspettare e vedere come andranno le cose dopo il 7 gennaio, poi valuteremo».
CANTELLO: la nuova stazione realizzata nella frazione di Gaggiolo, a qualche chilometro dall’abitato di Cantello, ha il parcheggio più grande, che a regime dovrebbe ospitare circa 220 auto. E per fortuna, dal momento che, come riportato da diversi quotidiani ticinesi, le ferrovie svizzere si stanno già muovendo per adattare la disponibilità di posti auto alla luce delle nuove possibilità che si aprono in Italia.
A Stabio, ad esempio, dal mese di marzo non sarà più possibile, per le auto italiane, utilizzare il parcheggio aggiuntivo realizzato nei pressi della stazione proprio per rispondere alle esigenze dei numerosi frontalieri che, in attesa del completamento della Arcisate Stabio, prendevano il treno nella prima stazione oltre il confine. I circa 50 posti auto riservati agli utenti italiani saranno liberati a favore dei viaggiatori ticinesi.
Moto e biciclette
Nelle tre stazioni sono previsti stalli per le moto e le biciclette, ma non saranno custoditi. In particolare per le biciclette non è previsto, come molti speravano, un deposito chiuso e a prova di ladro. Oltretutto, secondo le informazioni fornite nella serata del 19 dicembre, nelle tre stazioni non è prevista nemmeno la videosorveglianza esterna (le telecamere saranno solo all’interno) e questo di sicuro non incentiva chi aveva pensato di lasciare a casa la macchina e di raggiungere la stazione sulle due ruote.
Le soluzioni
Nessuna decisione sui parcheggi, dunque, sarà presa nei primi mesi di funzionamento della ferrovia, durante i quali si potrà sostare gratuitamente e senza limiti di orario.
In futuro potrebbero essere adottate diverse soluzioni di cui è parlato. I sindaci potrebbero decidere di lasciare una parte dei parcheggi liberi da costi e limiti di orario e una parte regolamentati da disco orario (ad esempio per lasciare la disponibilità di posti a chi non deve lasciare l’auto tutto il giorno). Oppure, una formula di abbonamento a pagamento – già adottata ad esempio a Lavena Ponte Tresa – magari con la possibilità di differenziare tra utenti residenti ed utenti provenienti da altri paesi.
L’obiettivo condiviso è quello di individuare una formula che permetta di creare il giusto equilibrio tra le diverse utenze, incentivando l’utilizzo del servizio ferroviario ma senza gravare con un eccessivo carico di traffico sui paesi che ospitano la stazione.
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