Bertuletti e Shoah: “Si dimetta subito”

Le chiedono il Partito Democratico e Liberi e Uguali: «Sfregiata la memoria»

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«Tutti noi, uomini e donne del Partito Democratico della provincia di Varese, confidiamo nel senso di decenza che sicuramente possiede ancora e nella conseguente rinuncia al suo ruolo di Sindaca»: sono le parole di Sara Battistini Vice segretaria provinciale Partito Democratico Varese, dopo la tempesta mediatica abbattutasi sul sindaco di Gazzada Schianno dopo il post su Facebook in cui sbeffeggiava la Shoah.

«La signora Bertuletti ha detto a tutti quelli che ricordavano le vittime della Shoah, di andare a pigliarlo in quel posto (in originale dialetto romanesco nel testo).
Una donna adulta, anche mamma, sindaca di un Comune di 4300 abitanti ha la responsabilità di conoscere e capire il senso delle parole, di non offendere la comunità alla quale appartiene e che si è votata a condurre come Prima Cittadina», scrive ancora Sara Battistini».

Di «sfregio alla memoria», parla il coordinamento provinciale e tutta Liberi e Uguali di Varese in merito alle «affermazioni volgari, omofobe e violente della sindaca di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti, chiedendone le immediate dimissioni».
«Dopo i riferimenti alla razza del candidato alla regione Attilio Fontana, dopo il fantoccio di Laura Boldrini bruciato in piazza, ora l’oltraggio dei morti nei campi di concentramento nazisti, tra i quali molte persone omosessuali. La peggior destra di questo paese ha oramai sdoganato l’hitlerismo e in particolare nella provincia di Varese: siamo solo all’inizio della campagna elettorale e ci auguriamo che questo spettacolo indegno di un paese democratico termini qui. Il primo passo non può che consistere nelle dimissioni della sindaca».

Sulla questione è intervenuta anche la Cgil di Varese. Scrive il segretario provinciale Umberto Colombo: «La Cgil di Varese ritiene gravissime, inammissibili ed offensive le esternazioni apparse su un social network da parte del primo cittadino di Gazzada Schianno, a proposito della ricorrenza della Giornata della Memoria.
Tali offese sono inaccettabili nei confronti di coloro che hanno perso la vita e sofferto pene inaudite per liberare l’Europa e il nostro paese dalla dittatura nazi-fascista».
«La Cgil di Varese esprime la più ferma condanna per quanto accaduto, convinta che chi ha assunto il compito di primo cittadino di una comunità significativa della nostra Provincia debba garantire il rispetto della memoria, delle istituzioni e della convivenza civile e democratica».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2018
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