Fondi alle Consulte, “penalizzato solo l’asilo Collodi”
"Guarda a caso proprio l'asilo attaccato perché aveva invitato alcuni migranti con i bonghi", dice Rocco Longobardi

«Sarà un caso, ma l’unico in città a non avere contributi è quello attaccato perché ha “osato” invitare alla festicciola alcuni migranti con i loro bonghi».
Rocco Longobardi, consigliere comunale di La Nostra Gallarate 9.9, porta in consiglio comunale il “caso” dell’Asilo Collodi. Una vicenda iniziata sotto Natale, quando appunto l’asilo aveva invitato alcuni migranti a partecipare alla festa della scuola materna, nel quartiere di Cajello-Azalee. Un invito che aveva provocato le critiche della commissione cultura Evelin Calderara, irritata per quei bonghi considerati inadatti alle atmosfere natalizie e alle tradizioni italiane.
E ora? Ora il problema riguarda i fondi erogati alle Consulte Rionali dall’amministrazione. Le consulte avevano messo nel loro “catalogo” di richieste (passate poi al vaglio della giunta) anche i contributi alle scuole. E dall’elenco è emerso appunto il “taglio” solo dell’Asilo Collodi. Longobardi ha parlato di «incomprensibile decisione di non concedere il contributo proposto dalla consulta ad un unico e solo asilo tra tutti quelli gallaratesi».
«Sarà un caso – ha continuato Longobardi nel corso della fase iniziale del consiglio comunale di martedì sera – che questo sia proprio l’asilo Collodi, pesantemente attaccato sulla stampa locale dalla Presidente della Commissione Cultura Calderara, con il plauso di questa amministrazione? L’asilo che ha osato invitare ad una festicciola alcuni migranti con i loro bonghi». All’asilo, accusa Longobardi, «non sono arrivate valide e veritiere giustificazioni». Genitori delusi (molti avevano già espresso le loro critiche per l’attacco sul tema bonghi) e bambini ancora oggi alle prese «con un umido scivolo rattoppato a spese dei genitori».
Nel suo intervento Longobardi ha espresso «preoccupazione» anche per una serie di altre scelte emerse in questi ultimi mesi. Tra gli elementi indicati, il taglio del contributo al festival Filosofarti (vedi qui), il rapidissimo via libera dato dalla giunta alla nuova struttura commerciale di viale Milano, le ipotesi di riduzione della Ztl (su cui la giunta ha frenato, in consiglio), la più generale crisi del centro storico.
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