Fusione, la minoranza vota contro: “Meglio aspettare gli altri Comuni”
Il punto passato coi voti della maggioranza. Via libera anche da Duno. Piccolo: “Amministrare significa avere il coraggio delle scelte”
La fusione di Comuni, in Valcuvia è argomento discusso, apprezzato, e a volte anche criticato. Il dato di fatto è che la procedura per realizzare il nuovo Comune tra Cuveglio e Duno è partita sebbene abbia perso un pezzo del suo progetto originario con l’uscita di Cuvio. Duno ha dato il via libera all’avvio della procedura per la fusione con Cuveglio. Lo stesso ha fatto anche il centro più grande che ha visto però una seduta di consiglio comunale animata dalla posizione delle minoranze che hanno votato contro. Il punto è passato per 6 voti contro 4.
Il processo di fusione viene da tempo affrontato dagli amministratori. Allora perché questo voto contrario?
Sara Ginelli e Roberta Tagliati, consigliere del gruppo “Progetto Comune” lo spiegano in una articolata dichiarazione di voto, che in sostanza può così tradursi: meglio attendere l’esito delle prossime consultazioni elettorali e verificare se le nuove maggioranze che usciranno dalle urne dei Comuni vicini avranno la volontà di realizzare un grande centro di valle.
“In merito alla fusione Cuveglio-Duno, abbiamo espresso le nostre perplessità in occasioni
precedenti e, a tal proposito, ringraziamo l’amministrazione per aver risposto ai quesiti sottoposti e approfondito l’argomento”, scrivono Ginelli e Tagliati, facendo sapere di essere “favorevoli alla fusione di comuni, perché riteniamo che con questo istituto il Legislatore si faccia promotore di un percorso di sviluppo giuridico e culturale, oltre l’incentivo economico che, negli ultimi anni, e’ aumentato considerevolmente, passando dal 20% al 60% dei trasferimenti ordinari della spesa corrente del 2010.
Durante l’ultima riunione, siamo rimaste colpite dalla compattezza e dalla positività del Consiglieri di Duno, il cui Sindaco ha portato avanti il proprio proposito di fusione, ribadito nello stesso discorso di insediamento, durante il quale il Dottor Paglia ha dichiarato :
«Nei prossimi anni saremo chiamati a prendere decisioni importanti per il nostro Comune,
decisioni che dovranno essere condivise con tutta la popolazione valutando vantaggi e svantaggi, sarà in questa circostanza che dovremo far percepire in modo nitido la nostra visione così da posizionarci chiaramente nell’ambito del processo di fusione dei Comuni. Tale processo potrà essere solo in parte da noi governato poiché dovrà rispondere a direttive e strategie sovracomunali». Varesenews, 27 giugno 2016
Siamo altresì consapevoli dell’unione che ci lega con i cittadini e il territorio di Duno e riteniamo propizia e necessaria la valorizzazione dello stesso come balcone turistico della valle.
Concordiamo che procedere alla fusione significherebbe gettare un seme culturale fondamentale e propositivo, soprattutto per le generazioni future, e mantenere così la vera motivazione che, siamo sicure, anima questo percorso”.
Quindi, ecco il punto politico del voto contrario: “In qualità di attori politici è nostro dovere, però, tenere in debita considerazione anche altri fattori oggettivi.
In primis, che l’istituto giuridico stesso della fusione di comuni prevede sì un matrimonio e una dote, per il quale però non si può procedere ad annullamento o scioglimento e i cui finanziamenti hanno una durata scadenzata, quindi a tutti gli effetti un processo irreversibile ed economicamente non illimitato.
Secondariamente, i comuni limitrofi e quindi i potenziali attori di una futura fusione più ampia, andranno a scadenza di mandato negli stessi termini della nostra Amministrazione: questa possibile alternanza di nuovi interlocutori politici ed amministrativi potrebbe rappresentare un’occasione più proficua per una fusione, il cui valore sia maggiormente compatto e significativo per il centro valle”.
“Questa ci sembra una grande possibilità per i nostri concittadini, considerando che il tempo che intercorrerebbe tra l’eventuale conclusione dell’iter di fusione del nuovo Comune Cuveglio-Duno e le nuove elezioni amministrative previste anche in paesi come Cuvio, Casalzuigno, Cassano e Masciago Primo, sarebbe di pochi mesi soltanto.
La certezza di nuovo scenario, all’interno del quale ragionare, ci sembra meriti, di per sé, la possibilità di ‘rischiare’ e di aspettare quel poco tempo necessario.
Chiediamo quindi alla nostra Maggioranza se è disposta a farsi promotrice di questo importante segno culturale ma di aspettare che l’assetto in valle cambi, per poter valutare se ci saranno nuove e più favorevoli condizioni e di farsi eventualmente rieleggere con un mandato elettorale attraverso il quale i Cuvegliesi legittimino la scelta di andare a fusione.
Qualora la risposta fosse negativa comunichiamo, con rammarico, che la nostra votazione sarà contraria alla sola fusione tra Cuveglio e Duno, certe comunque che le relazioni tra i due Comuni rimarranno positive e che il sostegno per il progetto del polo turistico potrà proseguire in virtù di una favorevole volontà politica”, concludono le due consigliere.
Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco, Giorgio Piccolo: «Con la fusione abbiamo intrapreso una strada volta allo sviluppo armonico della comunità, con prospettive nuove. Il nostro convincimento è che questa strada sia da percorrere. Amministrare significa avere il coraggio delle scelte, non si capisce cosa si debba aspettare, tanto più che il processo di fusione potrà venir ampliato anche una volta terminato l’iter: su questo, da sempre, siamo apertissimi».(QUI LA NOTA INTEGRALE DEL SINDACO)
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