La stazione Fs di Busto Arsizio torna a splendere
Completato l'intervento di ristrutturazione dell'edificio di piazza Volontari della Libertà. Nuovi marciapiedi, nuovi pavimenti, monitor informativi, ascensori, percorsi per non vedenti e velostazione chiusa. Ora tocca al parcheggio da 400 posti
La stazione Fs di Busto Arsizio è stata riconsegnata ai viaggiatori. Questo pomeriggio (martedì) il sindaco Emanuele Antonelli e il responsabile territoriale di fi Vincenzo Macello hanno presentato le novità apportate alla struttura di piazza Volontari della Libertà con un investimento che si aggira attorno ai 6 milioni di euro, mantenendo intatto il fascino della struttura ottocentesca e seguendo i dettami della sovrintendenza dei Beni Culturali.
L’intervento nel complesso
Due nuovi ascensori, marciapiedi più alti, restyling del fabbricato viaggiatori, nuovo sistema di informazioni al pubblico e nuovi servizi igienici. Sono gli interventi che Rete Ferroviaria Italiana ha realizzato nella stazione di Busto Arsizio per renderla più accessibile e maggiormente fruibile dai viaggiatori.
Nuovi marciapiedi e attenzione ai disabili
La rinnovata stazione è stata inaugurata oggi dal Sindaco, Emanuele Antonelli, e dal Direttore Territoriale Produzione di Rete Ferroviaria Italiana, Vincenzo Macello. I marciapiedi sono stati innalzati a 55 centimetri – lo standard previsto a livello europeo per i servizi ferroviari metropolitani – per agevolare l’accesso ai treni. Inoltre, sono stati installati percorsi tattili e mappe per la clientela ipovedente. I due nuovi ascensori collegano il sottopasso ai marciapiedi, consentendo così il totale abbattimento delle barriere architettoniche, in linea con le specifiche tecniche previste per le persone con disabilità.
Restyling nel segno della conservazione
Completato il restyling esterno e interno del fabbricato viaggiatori d’intesa con la Sovrintendenza dei Beni Ambientali e Culturali, del sottopasso e delle storiche pensiline e rinnovati i servizi igienici con nuovi arredi e rivestimenti. Nuovo anche l’impianto di illuminazione con luci a led ad alta efficienza energetica. Completa l’intervento l’installazione di un impianto di ultima generazione per l’informazione ai viaggiatori costituito da nuovi monitor posizionati ai binari e negli spazi comuni. Inoltre, in accordo con il Comune, sono state riqualificate le aree esterne della stazione, realizzate nuove aree di sosta per i bus, per i taxi e per il parcheggio delle bici.
Continua così l’impegno di RFI, in linea con quanto definito dal Piano industriale 2017–2026 del Gruppo FS Italiane in termini di sviluppo della mobilità integrata e attenzione alla customer experience. Saranno 620 le stazioni che verranno ristrutturate in tutta Italia e 81 in Lombardia.
«La stazione di Busto Arsizio – ha dichiarato Vincenzo Macello, Direttore Produzione Lombardia di Rete Ferroviaria Italiana- è tra le prime della Lombardia a rispondere ai nuovi requisiti di RFI: stazioni come luoghi integrati nel sistema di mobilita urbana, più accessibili, funzionali, tecnologicamente all’avanguardia e con i migliori standard di comfort e sicurezza grazie anche ai tornelli che verranno installati nei prossimi mesi».
Il sindaco Emanuele Antonelli afferma: «Ringraziamo Rete Ferroviaria Italiana per gli importanti lavori di restyling della stazione: un’opera che non solo migliora decisamente l’accessibilità e la funzionalità degli spazi per i pendolari e per i viaggiatori in generale, ma che rientra anche nell’ambito di un ragionamento di più ampia portata sulle tematiche della mobilità integrata e della sicurezza, già avviato per l’area delle FNM».
Il nuovo parcheggio per i pendolari di Busto Arsizio
Grazie infatti agli ottimi rapporti di collaborazione con RFI, sarà presto completato l’iter per la realizzazione di un nuovo parcheggio in viale Venezia che comporterà anche una rivisitazione della viabilità nell’area della stazione: un deciso passo avanti per il miglioramento della qualità della vita di pendolari e cittadini. Da non tralasciare gli aspetti sociali: è infatti in fase di studio l’ampliamento del rifugio per i clochard nell’edificio che si trova accanto all’attuale dormitorio.
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