«A Londra per la Nba, ma i biglietti non c’erano»
Un gruppo di oltre 100 persone non è riuscito ad assistere alla gara nonostante il pacchetto viaggio pagato. L’agenzia si difende: «Siamo stati truffati»

L’11 gennaio scorso alla O2 Arena di Londra si sono affrontati i Boston Celtics e i Philadelphia 76ers. È ormai una tradizione quella della National Basketball Association che si ripete dal 2011 (saltò nel 2012 per il lockout dei giocatori) e che attrae nella capitale del Regno Unito appassionati di basket da ogni parte d’Europa. È infatti l’unica gara del basket a stelle e strisce che si svolge nel Vecchio Continente in tutta la stagione.
Un’occasione da non perdere per ogni amante della Nba che non può permettersi di fare un viaggio transatlantico per vedere i propri beniamini dal vivo.
Un sogno che però si è presto trasformato in incubo per le oltre 100 persone italiane che si sono affidate ad un’agenzia che organizza viaggi di questo tipo, l’unica nella Penisola a offrire questo servizio.
Tra di loro anche un malnatese, che spiega: «Volevo fare un regalo a mio padre di 70 anni. Il suo sogno era vedere una partita Nba e ho deciso di cogliere l’occasione. Già prima della partenza mi è sorto qualche dubbio in quanto mi è arrivato il voucher dell’hotel solo 24 ore prima di partire, nonostante mie ripetute mail nei giorni precedenti. Decido comunque di organizzare il viaggio: due biglietti per la partita, il soggiorno in hotel e il trasporto al palazzetto; il volo a nostro carico».
Arrivati a Londra le prime problematiche: «Mio padre e il suo amico che lo ha accompagnato partono, arrivano fuori dall’hotel segnalato, tre stelle, ma si sentono dire che era l’albergo sbagliato. Li hanno spostati in un altro, a mezzora di distanza, questa volta a due stelle. Il giorno della partita si sono trovati come da programma con le altre persone che hanno preso il pacchetto viaggio. Il ritrovo era fissato per le ore 15.00, ma a quell’ora non è arrivato nessuno. Solo alle 15.30 è arrivata un’altra persona, mandata dal responsabile, dicendo avrebbero dovuto raggiungere l’arena con mezzi propri».
Infine l’amara scoperta: «Arrivati al palazzetto non c’erano i biglietti. Il responsabile si è scusato dicendo di essere stato truffato a sua volta. Ha detto che si era affidato a un’agenzia di secondary ticket e che non gli avevano mandato i tagliandi».
L’agenzia si è presto scusata, affermando di essere stata vittima di una truffa. Ha comunicato, sul proprio sito, questa nota:
Gentili Clienti,
siamo desolati ed increduli quanto voi per ciò che è accaduto relativamente ai biglietti della partita di Londra.
Il nostro tour operator, che come sapete opera da anni nel settore con serietà e competenza, è stato vittima di una truffa. Stiamo provvedendo ad effettuare gli accertamenti del caso e abbiamo contattato le autorità competenti.
Restiamo a disposizione per ogni chiarimento e siamo pronti a far fronte a tutti i disagi da Voi subiti.
Con le più sentite scuse per l’accaduto.
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