Tambone e Cain firmano l’impresa. Ma che bravo Vene
Il play diventa TamBoom dopo le 4 bombe a segno, il pivot vince sotto canestro mentre il lungo baltico è un concentrato di giocate utili. Pelle si rovina da solo e rischia di danneggiare la squadra
AVRAMOVIC 6 – In campo dall’inizio pur con una caviglia non proprio al meglio, perde quota rispetto ad alcune ottime prove recenti ma chiude comunque una partita più che dignitosa, dando una buona mano in difesa. Nel finale è sfortunato in un paio di assalti, ma segna anche con un’entrata importante, quando ancora Venezia sperava nella rimonta.
PELLE 5 (IL PEGGIORE) – Essere alti 2 metri e 08 non è una giustificazione per avere perennemente la testa fra le nuvole. Anche oggi accumula falli inutili o banali, rovinando la sua partita e danneggiando la squadra che si ritrova a giocare gli ultimi 12′ con un solo pivot, pure abbastanza stanco. Caja deve schierare Vene per fare rifiatare Cain, il tutto per colpa di un Norvel che proprio non capisce dove e come fermarsi.
NATALI s.v. – In campo un po’ a sorpresa nell’ultimo quarto, passa 7′ a piegare le gambe e a far girare la palla in direzione dei compagni.
VENE 7,5 – Pochi punti, 6, ma tutti pesanti: due triple che ricacciano indietro una Reyer desiderosa di trovare il riaggancio. Ma la partita dell’estone è fatta soprattutto di altro: miglior assistman con 5, miglior “ladro” di palloni, ben 4, frutto di mani dolci e sapienza cestistica. Sa sempre dove è meglio essere per dare fastidio agli avversari. E la condizione è in crescita: a Venezia 23′ in campo. Bingo?
OKOYE 6,5 – Il solito Okoye delle partite “medie”: qualche sfarfallata in difesa, dove Bramos si trova talvolta tutto solo sull’arco, qualche azione da cuore in gola (5 perse) ma anche parecchia sostanza. Alla fine va ampiamente in doppia cifra, 14, e contribuisce al dominio sotto i tabelloni (8 rimbalzi): ancora una volta si siede alla destra del Padre.
TAMBONE 8 (IL MIGLIORE) – Due settimane fa Caja lo ha invitato a essere meno timido, e Matteo ha preso in parola il coach. Nella diretta lo abbiamo soprannominato TamBoom, perché ha esploso quattro colpi a segno dall’arco dei 6,75 che sono stati davvero roboanti. Ma non solo quello: tanta regia piuttosto buona (3 perse ma 2 assist), tanto coraggio contro avversari sulla carta ben più forti ed esperti, da Haynes a De Nicolao.
CAIN 8 – Altra partita di sostanza totale: puntualissimo sotto canestro a convertire in oro i passaggi dei compagni (birra pagata ad Avramovic e Vene), a prendere posizione a rimbalzo, a dare energia a tutto il complesso. Soffre un po’ i movimenti, lenti ma eleganti e letali, di Watt ma alla lunga il pivot veneziano smette di incidere a differenza del nostro.
FERRERO 5,5 – Subito una tripla e poi basta in attacco, anche perché i falli commessi e la prestazione (e tutto sommato pure la condizione fisica) di Vene consigliano a Caja di puntare sul lungo baltico. Ferrero fa il suo dovere in difesa e lascia il proscenio al nuovo compagno.
WELLS 6,5 – Primo tempo sotto alla linea della sufficienza, perché al di là di un paio di lampi il suo contributo si vede poco. Però stavolta cresce col passare dei minuti: non mette le mani sulla partita ma trova ugualmente diverse giocate che permettono a Varese di consolidare il vantaggio. E chiude la contesa dalla linea dei liberi.
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