Approvato il prolungamento della superstrada di Malpensa fino a Vigevano
Il Comitato ministeriale di Programmazione Economica ha dato il via libera all'opera, molto discussa anche per l'impatto ambientale
Il Cipe – l’organo governativo che programma la realizzazione delle grandi infrastrutture – ha dato oggi il via libera alla superstrada Malpensa-Vigevano. È l’atto finale di un’opera che fa discutere da anni per l’impatto ambientale, che tocca un’area ad altissima produttività agricola.
Esulta il il sindaco di Vigevano Andrea Sala: «Giornata storica per Vigevano qui a Roma» ha commentato. «È fatta! Questa approvazione è arrivata a termine di una lunga battaglia sul territorio con alcuni Enti da sempre ostili all’opera e dopo innumerevoli viaggi per partecipare a riunioni e Conferenze di Servizio, arrivando persino al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici» ha aggiunge Sala polemizzando con il fronte avverso.
Tra i contrari all’opera c’erano molti Comuni dell’area dell’Abbiatense, la Città Metropolitana (ex Provincia) di Milano, Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano, le associazioni di agricoltori, che hanno protestato fino all’ultimo per l’impatto dell’opera, una ventina di chilometri di prolungamento dell’attuale superstrada 336 che termina alle porte di Magenta.
Una delle ultime manifestazioni degli agricoltori«A quattro giorni dalle elezioni va in onda l’ennesimo annunciato scempio del territorio lombardo – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Regione Lombardia fino all’ultimo lascia un’eredità pesante ai lombardi, complice il Governo, che ha mostrato completa sordità alle istanze sollevate a partire dal mondo agricolo, primo danneggiato dalla realizzazione della Superstrada su terreni produttivi e inclusi in Parchi Regionali». Legambiente ribadisce la contrarietà alla «politica delle grandi opere inutili e del cemento»: «si preferiscono le opere viabilistiche sproporzionate dai costi economici e ambientali, invece di far fronte alle reali esigenze del territorio». E Legambiente segnala nuovamente – anche a «chi sta a Roma» – la necessità invece di investire sulla ferrovia Vigevano-Abbiategrasso-Milano, infrastruttura anacronisticamente a binario unico».
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