“Basta odio. Bertuletti non può più essere sindaco del paese”

L'ex primo cittadino Alfonso Minonzio, dopo che tanti hanno preso le distanze, chiede "un ultimo gesto di buon senso" a Bertuletti

La nuova Piazza Galvanigi di Gazzada

L’ex sindaco di Gazzada Schianno Alfonso Minonzio torna sulle esternazioni del sindaco attuale del paese, Cristina Bertuletti, e sul successivo dibattito. Riceviamo e pubblichiamo

“Basta che un uomo odi un altro perché l’odio vada correndo per l’umanità intera” (Jean-Paul Sartre).

Comincia così una lettera di Cristina Bertuletti.
Che dire? Poteva esserci un autogol più clamoroso? Dovrebbe leggere e rileggere la frase con cui ha scelto di aprire la sua lettera per motivare un’uscita scellerata sul genocidio più vergognoso della storia, proprio nel giorno della ricorrenza.
Se per la signora Bertuletti il Giorno della Memoria altro non è che uno spunto per prendersela con i suoi avversari (politici e no), per me, ex amministratore del paese, e per i cittadini di Gazzada Schianno resta un momento di riflessione per non dimenticare mai fin dove l’odio può portare.

Un odio che la signora Bertuletti non teme di diffondere in ogni occasione. Lo fa su tutti i suoi profili social (mi dispiace, ma un amministratore deve mantenere un atteggiamento decoroso nel pubblico e nel privato: la forma è spesso anche sostanza) e lo fa spesso anche in eventi ufficiali. Come dimenticare che ha autorizzato, promosso e sostenuto, con il rischio di provocare reazioni anche violente, una manifestazione organizzata da DORA, la comunità neonazista, per opporsi alla presenza dei profughi nel nostro paese. Profughi che lei si ostina ad ignorare anche se il resto della comunità li ha accolti: le associazioni del paese (Caritas, Casa di Nando) e diversi cittadini a livello individuale, lavorano da tempo per riempire le giornate dei dieci stranieri ospitati e spingerli a condividere momenti di socialità.

Io ho fatto il sindaco a Gazzada Schianno per 14 anni e per 5 sono stato vicesindaco. Mia figlia, Benedetta Minonzio, milita nelle file dell’opposizione dell’attuale consiglio comunale. Ebbene, ho l’obbligo e il dovere morale di dire che Cristina Bertuletti non può più essere il sindaco di Gazzada Schianno. Non ci rappresenta più.
Le sue esternazioni, le sue azioni hanno leso l’onorabilità del paese. Non si era mai visto quel che è accaduto nelle ore successive alla pubblicazione dell’osceno post di Facebook: hanno preso le distanze dal primo cittadino la Lega (il partito di cui fa parte), tantissimi concittadini, alcuni rappresentanti della maggioranza consigliare, tutti i docenti delle scuole di Gazzada Schianno. Della sua infelice uscita hanno parlato i giornali locali e nazionali.

In quale altro modo dobbiamo farle capire che deve lasciare l’incarico che ricopre?
Noi, i cittadini ed io come ex sindaco del paese, ci aspetteremmo un ultimo gesto di buon senso. Potrà, da “libera” cittadina, esprimere le sue personalissime opinioni. Non può farlo ora, in questo modo volgare e oltraggioso. E’ a capo di una lista che raccoglie anche alcuni indipendenti eppure lei non fa mistero di simpatizzare per l’estrema destra: non erano questi “gli accordi” presi con chi l’ha votata.

Per concludere: non c’è alcuna persecuzione nei suoi confronti, signora Bertuletti, si fidi. Solo avremmo preferito che Gazzada Schianno fosse conosciuta al di fuori della provincia di Varese per ragioni più valide e nobili di un primo cittadino che spera nel ritorno di un duce “..più cattivo che mai!”” e la pena capitale per la
sindacalista Furlan (come da lei scritto tempo fa sulla sua pagina facebook).

 

Alfonso Minonzio

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2018
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Commenti

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    Scritto da Luca88

    Concordo con Gigi8462…finchè ci sarà gente come il Sig.Ribolzi queste persone continueranno a far parte della politica… che tristezza ..ah , il caro duce ha fatto delle porcate immense e ha fatto la fine che si meritava!

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    Scritto da Damac

    Concordo su tutto quanto ha detto Alfonso Minonzio.
    La democrazia viene tirata i ballo quando serve a giustificare azioni e comportamenti ingiustificabili. Ma proprio perchè siamo in democrazia ci sono comportamenti sanzionabili a tutti i livelli. Se si fa o dice cose per cui non si è più degni di ricoprire un incarico non c’entra la democrazia. Si è di fatto tradito il mandato per cui i cittadini t’hanno eletto.
    Se avesse davvero a cuore il bene del paese la Sindaca Sig.ra Bertuletti si dimetterebbe spontaneamente.
    Purtroppo il senso della vergogna non alberga più nelle nostre sedi istituzionali.

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    Scritto da Damac

    Concordo pienamente con le considerazioni di Alfonso Minonzio e di Damac. La Sindaca non si dimetterà, ma sarebbe auspicabile che si dimettesse tutta la giunta e si andasse a nuove elezioni. A questo punto ci contiamo e vediamo cosa ne pensano gli abitanti di Gazzada-Schianno.

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    Scritto da Gin

    Si “desidera” il duce, si deride l’olocausto e poi si chiede la democrazia, direi poche idee ma ben confuse.
    Certo è che le poltrone si chiede di lasciarle agli altri ma quando sono sotto al proprio fondoschiena si tengono ben strette.
    Dicono nei bar che, ad arcore e zone limitrofe il potere ed i festini spesso portavano e portano a straparlare.

  5. andrea_barbieri
    Scritto da andrea_barbieri

    La Bertuletti, insieme alla giunta, amministra bene il paese?
    Questa è la domanda che bisognerebbe porsi.
    Se un’uscita infelice bastasse a mandare a casa un amministratore allora con Renzi, Boschi e soci cosa stiamo aspettando ad agire?
    Altri amministratori hanno dato il permesso di manifestare in occasione di ricorrenze tragiche (vedi manifestazione di sinistroidi in occasione del giorno del ricordo per i morti delle Foibe..), per quale motivo poi non lasciare manifestare anche quelli del DORA, hanno compiuto atti di violenza?
    Forse sarebbe meglio riflettere su noi stessi e sulle nostre azioni invece di puntare sempre il dito contro gli altri.
    Io le persone le giudico per come si comportano, non per ciò che scrivono.

    1. Avatar
      Scritto da Felice

      Mi consenta di risponderle che ad una persona che inneggia nella latrina social a certe idee e che tira fuori slogan dal quoziente intellettivo di un ultras da stadio allora io, verso quella persona, mi possa sentire autorizzato a dubitare sulle sue reali capacità e sulla sua visione generale di cosa è la vita.
      Sinceramente non abbiamo bisogno di personaggi dal dubbio spessore morale che inneggiano a dittatori che hanno rappresentato uno dei periodi più tragici della storia di questo paese.

      1. andrea_barbieri
        Scritto da andrea_barbieri

        Meglio quelli che oltraggiano la memoria di chi venne ucciso nelle Foibe?
        Lo spessore morale di Renzi o della Boschi, che avevano promesso di lasciare la politica e invece sono ancora in prima fila per una poltrona.. spessore morale e coerenza di una sinistra che nessuno vuole più e che ha dimostrato di non saper governare.
        Io credo che troppi pensino solo al partito ed alla poltrona, si è perso di vista il bene dei propri cittadini, a me interessa soprattutto quello.. la memoria ormai la calpestano tutti e quindi non mi scandalizzo se lo fa una della Lega, visto che se lo fa qualcuno della sinistra nessuno gli da peso.. basta essere ipocriti!!

        1. Avatar
          Scritto da Damac

          mi dica Andrea cosa ha fatto di buono in questi ultimo quattro anni la Sindaca di Gazzada… La Nuova piazza Galvaligi?, ….quali le iniziative..? oltre a quella di presenziare all’inaugurazione della musica in villa e di non alzarsi, unica nella sala, al suono dell’inno nazionale italiano?
          E’ questo il modo corretto di rapprensentare le istituzioni? Non stiamo parlando nè di Lega nè di PD, stiamo parlando della Sindaca di Gazzada.

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