Bullismo e cyberbullismo: al Don Milani fanno lezione gli avvocati
L'istituto ha affidato agli avvocati della Camera Penale di Busto Arsizio il compito di spiegare agli studenti i pericoli e le conseguenze legate a questi comportamenti

Bullismo e cyberbullismo sembrano essere entrati tragicamente nella nostra quotidianità. Dati di fatto difficili da contrastare.
Con queste premesse, l’impegno nelle scuole verso gli adolescenti diventa complesso: coinvolgerli in strategie di contrasto che non appaiano “calate dall’alto” ma condivise nei principi e negli obiettivi richiede sforzi molteplici.
Data la complessità della situazione, la dirigenza dell’Istituto Don Milani di Tradate, di concerto con i propri docenti ed in particolare con la referente per il bullismo prof.ssa Leyla Mazzotta e il dipartimento di diritto, ha organizzato una serie di incontri con la Camera Penale di Busto Arsizio.
Gli incontri, che hanno coinvolto gli studenti del biennio dei diversi indirizzi di studio, hanno avuto luogo proprio nelle giornate dedicate, in ambito nazionale, a tali fenomeni.
Gli avvocati relatori, coordinati dall’ Avv. Michela Ghiso del Foro di Busto Arsizio, prendendo spunto dalla casistica più ricorrente, hanno esemplificato le fattispecie di reato più frequenti, sottolineando delle stesse l‘apparato sanzionatorio, in un’attività divulgativa di ciò che costituisce il prosieguo di comportamenti senz’altro differenti, ma che vengono comunemente e genericamente raccolti sotto la comune denominazione di bullismo e di cyberbullismo.
L’Istituto Don Milani, in persona del suo dirigente Dott. Vincenzo Mita, non può che esprimere gratitudine alla Camera Penale succitata che, grazie alla sua competenza, è riuscita a fare chiarezza in un problema grave e tuttavia spesso sottovalutato, per mancanza di corrette informazioni, proprio da coloro che ne sono potenzialmente più coinvolti.
L’auspicio è come sempre che la conoscenza possa condurre quella parte della società civile che transita nelle aule scolastiche ad un approccio maggiormente empatico al fenomeno, premessa indispensabile ad un’elaborazione condivisa e quindi più efficace di validi mezzi di contrasto.
Prof..ssa Giovanna Bracchi
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