Cortisonici 2018, tra i giurati Matteo Bordone
Anche il giornalista radiofonico tra i giurati dell'edizione 2018 del festival che torna dal 3 al 7 aprile
Sono quattro i giurati incaricati di decretare il vincitore di Cortisonici 2018, il festival di cortometraggi a Varese dal 3 al 7 aprile: Matteo Bordone, giornalista e conduttore radiofonico; Sara Sagrati, giornalista e critica cinematografica; Katia Visconti, docente universitaria; Claudio Casazza, regista e documentarista.
A loro il compito di assegnare il Premio della Giuria, insieme ad eventuali menzioni speciali, scegliendo tra i ventidue cortometraggi, selezionati tra oltre mille arrivati da tutto il mondo, che saranno proiettati nelle due serate di concorso al Cinema Nuovo.
Oltre a questo, come sempre sono previsti anche altri premi: il Premio del Pubblico, con la votazione del pubblico in sala; il Premio Giuria Giovani, che sarà assegnato da alcuni studenti del Liceo Classico Cairoli con i quali è stato svolto un percorso di approfondimento; infine il Premio Ronzinanti, assegnato dagli organizzatori del festival al lavoro più sorprendente.
La giuria:
Matteo Bordone
Studia lettere e cinema a Pavia, dove si laurea sui thriller di Val Lewton degli anni ’40. Intanto inizia a fare radio, scrivere (sempre) e andare in tv (di tanto in tanto). Si occupa soprattutto di cultura pop: musica, cinema, tv, videogiochi. Vive a Milano con vari animali domestici. Al momento collabora con il Post, Vice, Radio2, Rai2 e RaiScuola.
Sara Sagrati
Critico cinematografico per Radio DeeJay, collabora con diversi webzine scrivendo di cinema. Promuove rassegne cinematografiche e organizza il festival Dispersival, dedicato al cinema disperso, con proiezioni di film non distribuiti. Fa parte del comitato promotore del Mouse d’Oro, il premio della critica online che viene assegnato durante i principali festival cinematografici italiani.
Katia Visconti
Docente universitaria all’Università degli Studi dell’Insubria, dove insegna Storia Moderna, conduce i i corsi di Storia e Cinema e di Storia e Media, per indagare il rapporto tra storia scritta e storia raccontata per immagini. Membro di diversi comitati scientifici e Centri di ricerca, ha all’attivo molte pubblicazioni.
Claudio Casazza
Dopo la laurea in Scienze Politiche con tesi su Robert Altman, ha avuto una breve esperienza nel campo della critica, poi studi di cinema alla Scuola Civica di Milano e molta sperimentazione sul campo. Documentari autoprodotti e altre collaborazioni lo hanno portato a partecipare a molti festival italiani come Torino, Trieste, Filmmaker, Ischia, Festival dei Popoli (due premi negli ultimi due anni) e molti altri anche all’estero.
Tra i suoi film: Era la città del cinema (2009); I frutti puri impazziscono – Frammenti di Altro Lario (2010); HABITAT [PIAVOLI] (2013 – coregia con Luca Ferri); Capulcu-voices from Gezi Park (2014, coregia con Benedetta Argentieri, Carlo Prevosti, Duccio Servi e Stefano Zoja); Un altro me (2016); L’ultima popstar (2017, coregia con Carlo Prevosti e Stefano Zoja).
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