L’assessore Luca Macchi lascia due deleghe
Non si occuperà più di Patrimonio e di Sportello Attività Produttive. Il sindaco Tarantino lo difende
Il rimpasto vagheggiato da Leonardo Tarantino non sarà immediato (il sindaco è candidato), ma una novità nella giunta di Samarate c’è già: l’assessore Luca Macchi rimette due deleghe, quella allo Sportello Unico Attività Produttive e quella al patrimonio. «Non è un atto imposto, è una mia scelta» spiega Macchi.
La voce girava da un paio di giorni. Sia chiaro: Macchi resta assessore, con le due deleghe per cui era più noto, lo sport e l’ecologia. Lascia invece le altre due deleghe. «Qualcuno ha mandato una seconda segnalazione all’Ordine degli Architetti: si tratta di una questione deontologica, non di violazione della normativa amministrativa».
Macchi lo sottolinea oggi:«Già a dicembre, con una lettera ai giornali, avevo ricordato che un libero professionista non può esercitare dove nello stesso comune sia assessore all’urbanistica o ai lavori pubblici. Non è il mio caso». Il caso delle deleghe in ogni caso finirà davanti alla commissione disciplinare degli architetti, che – come in ogni Ordine professionale – prevede la possibilità di fare valere le proprie ragioni anche in caso di contestazioni sul piano deontologico. «È la prima volta che mi chiedono di fare una memoria per valutare la segnalazione. Due anni fa avevo chiesto un parere all’Ordine, mi era stato confermato che non c’era incompatibilità se non su materie urbanistica e lavori pubblici»
Oggi Macchi lascia in ogni caso le due deleghe a Suap e patrimonio, ma ribadisce le sue ragioni: quelle due deleghe non riguardano urbanistica e lavori pubblici. Al centro della segnalazione infatti c’è anche il ruolo dello Sportello Unico Attività Produttive, che è un nodo importante del rapporto tra amministrazione e privati. «Ma a Samarate il Suap non tratta infatti le pratiche edilizie, che vengono trattate dall’ufficio urbanistica». «Con due responsabili distinti, perché il Suap è sotto la segreteria generale», sottolinea anche il sindaco Leonardo Tarantino.
Il primo cittadino difende il suo assessore: «Già da dicembre mi aveva paventato di resituire deleghe per mettere a tacere i dubbi sollevati, probabilmente in modo infondato. Abbiamo parere del segretario comunale, non c’è stata nessuna forzatura. Se serve ad andare avanti più sereni e a dare un’immagine di trasparenza per l’amministrazione, va bene».
Influirà sui tempi dell’annunciato (per marzo) rimpasto? Tarantino dice di no, la riassegnazione delle due deleghe diventerà parte della «riorganizzazione che faremo ai primi di marzo». E che riguarda – sia detto per inciso – deleghe molto “pesanti”, come servizi sociali, urbanistica e bilancio, oggi in mano al sindaco (che dovrà dividersi con Montecitorio).
Resta ovviamente anche tutto il tema dello scontro politico. Macchi riconduce tutto alla rivalità da parte dell’ex sindaco Portalupi. «Ha presentato, o forse ha solo detto di aver presentato, cinque diverse segnalazioni. Sono tanti gli architetti che fanno gli assessori: quella contro di me è una guerra personale».
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