Violi (M5s): la Cgil è morta. La replica del segretario regionale Lattuada
Violi posta su Facebook la sua invettiva contro il sindacato reo di non averlo invitato all'incontro con i candidati alla presidenza della Regione. Lattuada: «Tante volte abbiamo chiesto un confronto con voi senza mai ottenerlo»
«Più che un confronto tra candidati dovrebbero organizzarsi un funerale, perché la Cgil è un sindacato morto». Questa è la durissima presa di posizione di Dario Violi, candidato con il Movimento 5 Stelle per la Regione Lombardia, in vista del confronto elettorale che si è svolto a Varese tra i candidati delle liste di sinistra.
«La Cgil ospita un dibattito elettorale tra candidati di sinistra, centro sinistra e, ancora, sinistra. La sinistra che ha ammazzato le tutele sul lavoro – dice Violi -. La Cgil già scesa in campo per Gori, figlio di Berlusconi, è diventata ormai un partito e imbarazza i lavoratori, a cui non resta che stracciare le tessere. Ormai sono rimasti in quattro gatti. Perdono 157mila tessere l’anno, in particolare tra giovani e precari che, a ragione, non si vogliono far rappresentare da chi fa politica invece di difendere il lavoro».
E ancora il candidato M5s aggiunge: «Chi presume di rappresentare i lavoratori avrebbe il dovere di confrontarsi sulle proposte di tutte le formazioni politiche. Ma nell’elite sindacalista i principi e i valori hanno lasciato il posto alla clientelismo politico. Più che un confronto tra candidati dovrebbero organizzarsi un funerale, perchè la CIGL è un sindacato morto».
LA REPLICA DI ELENA LATTUADA SEGRETARIO CGIL LOMBARDIA
Nel corso dell’incontro che si è tenuto a Varese tra dirigenti, delegati e militanti della Cgil e i candidati del centrosinistra e della sinistra alla presidenza della Regione Lombardia Gori, Rosati e Gatti, il segretario generale della Cgil Lombardia Elena Lattuada ha risposto a Dario Violi. «Tante volte in questi cinque anni di governo del centrodestra – ha detto il segretario regionale della Cgil – nei quali loro erano presenti in Consiglio regionale, noi abbiamo chiesto al M5s di confrontarsi. Abbiamo mandato la nostra Carta dei diritti, i nostri quesiti referendari, abbiamo chiesto incontri sulle singole partite come quella della sanità: non ci hanno mai risposto. Allora vorrei rispondere al candidato che il lavoro non lo si fa soltanto in campagna elettorale. il confronto non avviene solo in campagna elettorale, ma ogni giorno. E se per Violi la Cgil è un sindacato “morto”, provi a guardare le tante Camere del lavoro, l’impegno quotidiano di tante e tanti nostri delegati nei luoghi di lavoro, di tante e tanti attivisti dello Spi nei territori per rendersi conto che forse qualcun altro è morto, non certo la Cgil».
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