Al Panperduto sboccia la primavera in barca
Dopo il grande successo dell'autunno scorso, è ripresa la navigazione turistica tra Ticino e Villoresi. La partecipazione richiama gruppi da mezza Lombardia e oltre
Sboccia la primavera e i turisti tornano nella valle del Ticino. Tra i luoghi più amati c’è «il Panperduto»: un luogo fisico (il bacino da cui nascono Canale Villoresi e Canale Industriale), un ostello e ora anche un’esperienza particolare, quella della navigazione turistica nelle acque del Ticino e in quelle del bacino di derivazione dei canali.
Lo scorso autunno la navigazione era stata letteralmente presa d’assalto, con posti esauriti nel giro di pochi giorni. E anche quest’avvio di primavera ha registrato grande partecipazione alle due modalità di visita (50 minuti o 90 minuti con visita al museo delle acque italo-svizzere, ospitato sull’Isolone Confurto altrimenti inaccessibile). Merito della proposta ancora inconsueta e del paesaggio del fiume visto da una prospettiva diversa, dall’acqua. «Arrivare davanti all’opera di presa della diga è spettacolare» spiega Gabriella Pedranti, che gestisce l’ostello.
Come raccontavamo già nell’autunno scorso, l’ostello richiama prima di tutto gli stranieri, più abituati a cercare alloggi attraverso i circuiti di prenotazione, in zone rurali. «Ma inizia a richiamare anche molti ciclisti: molti vengono in bici fin qui da Milano, Abbiategrasso, dalla zona dei laghi. Fanno la visita e dormono qui prima di ripartire il giorno dopo».
La navigazione è un’offerta particolare, a volte rivolta a gruppi specifici. Come era accaduto con una delegazione europea dei Consorzi di bonifica, venuti a vedere “da vicino” questa nuova esperienza sulle acque interne italiane. O ancora, più recentemente, un gruppo di ipovedenti, che si sono accostati al fiume con un programma di visita adattato appositamente.
Insomma: un vero sistema turistico “slow”, che – se non attrae migliaia di visitatori – è diventato un’esperienza in grado di richiamare persone dall’estero e su tutto l’arco dell’anno. Senza dimenticare comunque anche l’utenza locale: «Il turismo scolastico va a gonfie vele» spiega Marta Barcaro dell’ostello. «Abbiamo qui praticamente una scuola ogni giorno, dalle superiori alle elementari, pubbliche e private: è la conferma che la scoperta del Panperduto è una gita di valore».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Grazie al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Circolo di Varese
Viacolvento su “Sanità: perché siamo finiti in questo baratro?“
Felice su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
Felice su Targhe false e grimaldelli in auto, due denunce e un uomo in fuga
massimiliano_buzzi su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
eric67 su Cambiano le regole per auto elettriche e ibride a Varese: dai primi di febbraio niente più agevolazioni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.