Arte e natura, il patrimonio “da vivere” di Villa Carlotta
Dopo un anno da record, il gioiello del Lago di Como riaprirà al pubblico. Tanti gli appuntamenti in programma per la stagione 2018
Una stagione ricchissima di eventi per valorizzare il patrimonio naturale e artistico di Villa Carlotta, gioiello di architettura e botanica affacciato sul lago di Como. Dopo il record di presenze dello scorso anno (più di 225mila visitatori), la Villa riaprirà al pubblico venerdì 23 marzo.
Il programma, presentato questa mattina al Teatro Sociale di Como, è pensato per offrire a tutti – turisti ma anche cittadini del territorio – un’occasione per vivere attivamente questo patrimonio oltre naturalmente a visitare le bellezze che custodisce.
Villa Carlotta, insieme a borghi, chiese ed altre incantevoli residenze come Villa del Balbianello (Fai) è una delle prestigiose location che caratterizzano la sponda occidentale conosciuta come la “Greenway”del Lago di Como.
Lasciarsi guidare da arte e natura
“Gli eventi della nuova stagione si incentrano sul rapporto privilegiato tra arte e natura che in Villa Carlotta, più che in ogni altro luogo, ha avuto modo di esprimersi sempre nelle forme più alte e in stretto dialogo con la bellezza del paesaggio. Arte e natura si completano e compenetrano attraverso delle contaminazioni in cui l’azione artistica porterà la natura in museo e il museo nella natura, in cui la tecnica fotografica ci farà conoscere aspetti inediti della natura fino a contaminare la nostra visione con immagini di rara bellezza”, anticipa Maria Angela Previtera, direttrice di Villa Carlotta.
Le mostre
La nuova stagione si svilupperà da marzo a dicembre proponendo tre grandi rassegne espositive – con opere di Giovanni Frangi, fotografie di Mario Carrieri e manufatti in vetro della collezione di Enrico Bersellini -, esposizioni temporanee, una serie di giornate speciali e tematiche che seguono le fioriture del giardino, attività e laboratori per famiglie, eventi musicali e un viaggio nelle collezioni della villa, come quella degli argenti e delle camelie.
Fioriture e non solo
Con il suo parco botanico e le sale ricche di capolavori d’arte, Villa Carlotta racchiude in sé una doppia anima: botanica e artistica.
Il giardino, celebre per la fioritura delle azalee e delle camelie, propone altri scenari naturali di grande suggestione: il teatro di verzura, il giardino roccioso, il bosco di rododendri arborei, la valle delle felci, il giardino dei bambù e il romantico giardino vecchio.
La Villa e Canova
All’interno, la villa ospita un museo con sculture di Antonio Canova e dei suoi allievi (“Palamede”, “Musa Tersicore”, “Amore e Psiche giacenti”, “Maddalena penitente”), il dipinto di Francesco Hayez “L’ultimo bacio dato a Giulietta da Romeo”, vera icona della pittura romantica, ma anche capolavori di Bertel Thorvaldsen, incisioni di ispirazione napoleonica e una rara collezione di cammei in gesso.
Villa Carlotta fu edificata alla fine del 1600 dal marchese Giorgio Clerici, ma fu solo con Giovanni Battista Sommariva – che acquisì la proprietà agli inizi dell’Ottocento – che vide il massimo dello splendore: parte del giardino fu trasformato in un parco romantico e la villa venne arricchita da opere d’arte. Nel 1844 venne ceduta alla principessa Marianna di Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia, che la donò alla figlia Carlotta in occasione delle nozze con il principe ereditario di Sassonia Meiningen, il duca Giorgio II. Durante la Grande Guerra, contrariamente alla sorte subìta da tutti i beni appartenenti ai nemici sul territorio nazionale, Villa Carlotta non venne posta sotto sequestro ma gestita da un curatore e il 12 maggio 1927, con un Decreto Reale, venne costituito l’Ente Morale Villa Carlotta, a cui è affidata tutt’oggi la gestione della proprietà.
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