Dalle buche alla fibra: “ispezionati” al Santuccio i cantieri di Open Fiber
Al Teatro Santuccio prime prove di dialogo, a 4 mesi dall'inizio dei lavori A Varese, tra la soietà che sta cablando la città e i cittadini, in particolare gli amministratori di condominio

Era un incontro fortemente sollecitato dal comune di Varese quello che si è svolto tra i responsabili della Open Fiber e gli amministratori di condominio del comune di Varese.
Il confronto è stato aperto dall’assessore all’urbanistica Andrea Civati, che ha ricordato come i lavori sulle strade varesine, iniziati a novembre, «hanno un obiettivo importante ma hanno anche avuto più di un problema» e ha sottolineato infine: «che si possa lavorare anche meglio in futuro, per un obiettivo che vogliamo entrambi»

Quello del 14 marzo 2018 è stato – a quasi quattro mesi dall’inizio dei lavori – il primo incontro diretto tra la società che sta cablando la città e i cittadini.
OBIETTIVO: MIGLIORARE IL FUTURO DELLA CONNESSIONE IN CITTA’
L’incontro era destinato a rendere più efficiente una fase successiva dei lavori di posa della fibra ottica di cui si sta occupando la società: il famoso “ultimo miglio”, quello che dalla strada entra direttamente nelle case. Un percorso fondamentale per aumentare davvero la velocità della connessione: senza quel piccolo tratto verso casa, la parte principale, quella che porta ai nostri router, resterà obsoleta, perchè ancora trasportata dai vecchi cavi telefonici.
Per questo Civati si è rivolto agli amministratori dicendo: «Aiutateci a spiegare che gli operatori che chiedono un sopralluogo non sono intrusi, e se vengono accolti in condominio è per migliorare di molto la qualità della comunicazione e delle infrastrutture in città».
L’assenso dell’amministratore di condominio è infatti fondamentale per effettuare il sopralluogo che valuterà l’effettivo allacciamento, e rappresenta un decisivo salto nel futuro: basti pensare che i programmi di Sky fra poco passeranno sotto fibra ottica, e che sempre di più le televisioni già sono diventate “smart” e mostrano contenuti provenienti da Internet e non dall’antenna.
LA REALTA’ AD OGGI: LE BUCHE NELLE STRADE
Certo è che i lavori fino ad ora eseguiti nelle strade sono stati oggetto di grandi proteste, e sono ancora li da vedere: le strisce rossastre, che dividono molte strade della città in due fanno parte integrante dei lavori, senza comprendere se e quando verranno risistemate.
Open Fiber: come stanno procedendo i lavori per la Fibra a Varese
E le principali contestazioni degli amministratori e di chi si è presentato, sono stati di scarsa comunicazione: lavori importanti, che hanno fermato intere vie, sono stati comunicati troppo tardi e senza chiarezza, creando veri e propri pericoli e lasciando tutto apparentemente aperto.
«Abbiamo una fideiussione con il comune: se entro la fine dei lavori non ripristiniamo la situazione corretta dobbiamo una multa al comune», ha risposto, Antonio Chiesa, responsabile sviluppo rete Open Fiber in Lombardia. La fine dei lavori però, come lui stesso ha sottolineato, sarà tra 18 mesi: nel frattempo «Ci sono situazioni di reale pericolo, in alcune strade» ha commentato l’amministratore di condominio, e consigliere comunale, Paolo Cipolat «Mentre a noi amministratori intimate di dare risposte che non vi possiamo fornire entro pochi giorni».
«Dopo settimane di email che non invitano al dialogo, ma sono quasi degli ordini, ormai gli amministratori hanno il dente avvelenato con voi – sottolinea Andrea Leta, presidente degli amministratori di condominio Aiac – Perchè vi siete imposti e non avete cercato un dialogo che era fondamentale in una cosa del genere. E poichè si tratta di un argomento importante, quello che è importante fare d’ora in poi è parlare, per impostare insieme una strategia che permetta di fare a arrivi a tutti»
I PROBLEMI DI DOMANI: SE IL CONDOMINIO DICE NO OGGI, IL FUTURO DELLA FIBRA IN CASA E’ PIU’ DIFFICILE
Mentre quel che si vede in città sono le buche per posizionare la fibra, un altro problema è in agguato: il fatto che tutti i lavori in strada non avranno efficacia se non arriveranno ad un vero e proprio cablaggio casalingo. E Open fiber ha dato tempi strettissimi agli amministratori di condominio per dare una risposta positiva o negativa sul sopralluogo. Morale: molti condomìni hanno già risposto no, per impossibilità a discuterla per tempo con i condomini o semplicemente per decisione personale.
Non fare entrare gli operatori significa però pregiudicarsi la possibilità di avere la propria casa cablata con l’ultrafibra a 1giga, spaccando la strada una sola volta per tutte: qualcosa che al momento può significare poco, ma in pochi anni potrebbe rivelarsi fondamentale. Ma forse non tutto è perduto: da qui l’appello della società, a farsi avanti per agevolare la nuoa infrastruttura anche nelle case: tanto ormai per le strade il dado è già tratto.
COME ANDRANNO I LAVORI
Per i lavori la fine è prevista entro l’inizio del 2019: le prime zone interessate sono state quelle della parte sud est della città. Viale Borri, Giubiano, Viale Belforte, San Fermo sono già interessate dai lavori, ma ben presto avverrà anche nel resto della città. Il ripristino delle strade, nei punti già “bucherellati” avverrà, con asfalto a caldo, quando il tempo diventerà più mite «Per non compromenttere i lavori, e farli a regola d’arte».
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Bisognerebbe informare coloro che oggi dicono “no” agli addetti della Open Fiber a fare i collegamenti nelle proprie abitazioni che in futuro quando saranno in pratica obbligati a dire “si” dovranno sobbarcarsi le spese che ora non avrebbero.
Contenti loro…