Ersaf: “Ecco perché abbiamo tagliato l’albero”

L'appunto dell'Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste in merito all'abbattimento di una pianta nella cittadina lacustre

il lungolago di luino

Luino e i suoi alberi, una costante che si ripete nell’iconografia della città, nei racconti dei suoi scrittori e nelle polemiche ogni volta che si parla di tagliare o sostituire piante integrate nel paesaggio.

Un tema che fa discutere e riflettere a su cui anche gli addetti ai lavori intendono puntualizzare. Come il caso di Ersaf, Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che replica alla lettera inviata da un lettore qualche giorno fa. (ac)

Leggiamo nella lettera pubblicata il 22 marzo scorso dal titolo: “Perché Luino non ama gli alberi?”, la frase secondo cui gli alberi oggetto della discussione sarebbero stati tagliati “perché ammalati di cancro colorato o pseudo tali (nessuna contro perizia di verifica o analisi di laboratorio che attesti la malattia ma solo una perizia di parte avallata dall’ERSAF, chissà perché, con mesi di ritardo rispetto alla data inizialmente prevista per l’abbattimento)”.
Per quanto riguarda l’intervento di ERSAF, va spiegato al lettore che la lotta al cancro colorato del platano è obbligatoria e che le piante malate vanno tagliate. Pertanto, il Servizio Fitosanitario regionaleha emesso in data 21.12.2017 nei confronti del Comune di Luino, sulla base di un verbale di ispezione del 14.12.2017, un’ordinanza di abbattimento di 1 platano malato di cancro colorato del platano e di 3 piante contermini a dimora in via Dante, come previsto dal Decreto MIPAAF 29 febbraio 2012.
Chiariamo ulteriormente al lettore che la malattia della pianta è stata accertata da un Ispettore Fitosanitario che è un pubblico ufficiale e non un perito di parte.
Ricordiamo infine che ai sensi del decreto Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia n. 3853 del 05.04.2017, il Comune di Luino è classificato come zona focolaio del Cancro colorato e molte piante malate sono già state tagliate.

ufficio stampa Ersaf

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Pubblicato il 28 Marzo 2018
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  1. Avatar
    Scritto da Rolo

    Caro Ufficio Stampa dell’ERSAF (l’anonimato ancora una volta non fa difetto), sono l’autore della lettera del 22 marzo scorso dal titolo “Perchè Luino non ama gli alberi” ed ho letto con interesse la specifica in merito al taglio di una parte dei platani di Luino, ma qualcosa nelle date non torna:

    1) La determina del Comune di Luino n. 942 dell’11.11.2016 tra le altre cose cita testualmente: “DATO ATTO che il taglio dei platani infetti da cancro colorato è obbligatorio in ottemperanza al D.M. del 17.04.1998 e che l’alberata di Viale Dante Alighieri risulta, a seguito delle verifiche effettuate dal competente servizio regionale, pressoché completamente compromessa dalla citata fitopatia”;

    2) A seguito di quanto sopra richiesi per mail in data 25.11.2016 al Vostro Dott. Perucca, tra le altre, “copia del verbale di verifica e d’ispezione (in formato PDF o WORD) eseguita dal Servizio Fitosanitario Regionale per le platanaceae site in Viale Dante Alighieri del Comune di Luino”. Non avendo ricevuto seguito sollecitai la richiesta in data 17.12.2016.

    3) Il 19.12.2016 il Dott. Perucca mi rispose: “ Il sopralluogo ai platani di Luino è in programma, da parte degli ispettori fitosanitari del Servizio fitosanitario nei prossimi giorni. Pertanto non è disponibile, al momento, alcun verbale di ispezione…”

    4) Avendo anche richiesto, una volta effettuati i controlli, copia del verbale di ispezione, il 20.12.2016 il Dott. Perucca mi segnalò che: “la richiesta ufficiale di copia del verbale deve inviarla al Comune di Luino proprietario delle piante”.

    5) Nella comunicazione di ERSAF di questo articolo mi viene spiegato che: “il Servizio Fitosanitario regionale ha emesso in data 21.12.2017 nei confronti del Comune di Luino, sulla base di un verbale di ispezione del 14.12.2017, un’ordinanza di abbattimento di 1 platano malato di cancro colorato del platano e di 3 piante contermini a dimora in via Dante, come previsto dal Decreto MIPAAF 29 febbraio 2012”.

    6) Riprendendo il punto 5 segnalo che il Comune di Luino mi inviò copia del verbale d’ispezione del 22.12.2016 (n. 16797/IS) per la verifica effettuata in Via Lido e Viale Dante, alla quale hanno partecipato due ispettori (e non uno come indicato nell’articolo) rilevando, per le due Vie, la malattia su 3 piante con la presenza di 4 contermini.

    Ricapitolando:
    il Comune di Luino il 25 novembre 2016 attesta che le verifiche sono già state eseguite dal Servizio Fitosanitario Regionale, il quale invece il 19 dicembre 2016 mi segnala che il sopralluogo è ancora in programma. Secondo l’Ufficio Stampa l’ispezione sarebbe avvenuta il 14 dicembre 2016, io sono in possesso di copia del verbale per ispezione (sia per Via Lido che per Viale Dante) effettuata il 22 dicembre 2016.
    Che ne abbiano fatte due a distanza di una settimana? Sarebbe mero sperpero di denaro pubblico!

    No, qualcosa non mi torna. Se l’ERSAF volesse spiegarmelo direttamente (il Dott. Perucca dovrebbe avere la mia mail, oppure la richiedano a questa redazione) sarò ben lieto di comprendere l’accaduto, altrimenti continuiamo pure la discussione pubblica su queste schermate.

    Considerato che ERSAF non ha l’obbligo di presenziare e controllare (però forse esce due volte in una settimana per verificare se le stesse piante sono ancora ammalate), saprebbe comunque comunicarmi chi dovrebbe certificare che tutte le operazioni di taglio, rimozione, pulizia del luogo e smaltimento delle piante ammalorate vengano e siano state scrupolosamente eseguite secondo le disposizioni del BURL n. 5 del 27.01.2014 che riprende le disposizioni del Decreto Ministeriale del 29.02.2012 per le “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo del cancro colorato causato da certocystis fimbriata”?

    Anche per queste questioni avrei qualcosa da dire…

    Cordiali saluti.-

    Rolando Saccucci

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