Gli studenti del “Falcone” imparano a bere birra con rispetto
Gli studenti hanno partecipato all'incontro organizzato dalla multinazionale della birra Ab Inbev. Ospiti il sociologo Ceppitelli e gli irriverenti "Autogol"
Per bere birra è necessario essere responsabili e soprattutto avere rispetto. Rispetto verso se stessi, verso i propri amici, verso il prodotto che si consuma, verso il posto in cui si vive o si frequenta.
Questa mattina – venerdì 2 marzo – gli studenti dell’Istituto “Falcone” di Gallarate (classi 4e degli indirizzi alberghiero e grafico-fotgrafico) hanno trascorso due ore particolari, parlando e sentendo parlare di questo argomento. L’aula conferenza ha infatti ospitato un’iniziativa voluta da AB Inbev, la multinazionale della birra (commercializza tra gli altri i marchi Beck’s, Corona, Paulaner e tanti altri) che ha il proprio quartier generale italiano a poche centinaia di metri di distanza, sempre in territorio di Gallarate. L’azienda è stata rappresentata dall’amministratore delegato di AB InBev Italia, il varesino Davide Franzetti: «La birra è un “social network” molto più antico di Facebook e simili, è una bevanda che da sempre favorisce la socializzazione e la convivialità. Però esagerare con l’alcol non rende migliori, e anche dal nostro punto di vista – siamo un’azienda del settore – è necessario promuovere la responsabilità nel bere».
Il progetto, accompagnato dall’opuscolo “Idee per bere birra”, è stato sposato anche dall’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore alla pubblica istruzione Isabella Peroni e dal vicesindaco Moreno Carù: «Un progetto che oggi è sperimentale ma che l’anno prossimo entrerà anche nelle altre scuole, sempre nell’ottica di fare rete a Gallarate, al servizio dei cittadini. In particolare dei più giovani».
La mattinata è stata però imperniata sull’intervento di Claudio Cippitelli, sociologo esperto in consumi, fenomeni e culture giovanili. Un discorso “disturbato” in senso positivo dagli altri ospiti del “Falcone”, il trio comico degli “Autogol”, famosi per le loro parodie e imitazioni sul mondo del calcio e dello sport in generale. Cippitelli ha spiegato la necessità dell’avere rispetto quando si beve: «La birra è una bevanda antica che merita attenzione e non va sprecata, ma resta una sostanza psicotropa che dà reazioni diverse a seconda di chi la assume. È bene conoscere se stessi, sapere che i maschi e le femmine hanno metabolismi diversi ed è bene ricordarsi che la birra non è né acqua, né un medicinale. L’autoregolazione basata sulla consapevolezza è fondamentale, anche e soprattutto per ragazzi della vostra età».
Agli “Autogol” invece sono stati affidati i test finali a cui poi hanno avuto accesso anche gli studenti: i tre giovani comici hanno indossato una particolare maschera (simile a quella dei sub) che dà la stessa sensazione di quando si assume alcol in quantità superiore a quella limite per la guida in stato di ebbrezza (0,7 g/L contro 0,5 g/L). Con quella hanno prima cercato di fare canestro in un cestino posto a poca distanza, quindi affrontato uno slalom a piedi tra alcuni birilli: gesti semplici resi complicati – e per qualche ragazzo l’esito è stato disastroso – dall’alcol, seppure virtuale.
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