I richiedenti asilo trasferiti anche dal centro di accoglienza sommese
A Somma le operazioni di trasferimento sono cominciate nel pomeriggio di martedì quando è arrivata la comunicazione al sindaco Stefano Bellaria dal vice prefetto reggente Roberto Bolognesi

Tutto è filato liscio, come del resto è quasi sempre avvenuto durante la permanenza dei richiedenti asilo stanziati a Somma Lombardo anche il trasloco in direzione di Milano non ha creato problemi.
Come è avvenuto anche negli altri centri della KB, che non ha partecipato all’ultimo bando della prefettura per la gestione dell’accoglienza, i richiedenti asilo sono stati spostati nei centri di Bresso. Anche in virtù del fatto che essendo diminuiti gli sbarchi la situazione dell’accoglienza è più agevole.
A Somma le operazioni di trasferimento sono cominciate nel pomeriggio di martedì quando è arrivata la comunicazione al sindaco Stefano Bellaria dal vice prefetto reggente Roberto Bolognesi.
«In questi anni abbiamo cercato di agevolare la convivenza – rilancia il sindaco Stefano Bellaria su Facebook -, venti persone a rotazione erano impiegate per il trasporto dei disabili, per la gestione del decoro urbano e hanno partecipato alle ultime due edizioni della “Giornata del verde pulito”. Ci siamo attivati per implementare i corsi di lingua italiana ed era in fase di perfezionamento il protocollo d’intesa relativo a percorsi di formazione professionale che avrebbero coinvolto i richiedenti asilo e i sommesi in difficoltà».
A Somma Lombardo la convivenza con i richiedenti asilo non ha dato luogo a particolari complicazioni se si esclude un episodio eclatante nel luglio del 2017 quando in via Briante un 32enne del Burkina Faso scese in strada nel cuore della notte e si accanì contro arredo urbano, diversi veicoli e la segnaletica stradale. Venne prelevato dai carabinieri e sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.
In generale, tuttavia, gli ospiti di via Briante hanno partecipato a corsi e iniziative organizzate in città come la manutenzione del verde e nel 2015 anche l’allestimento del presepe comunale.
In altre occasione gli stessi richiedenti asilo si erano recati in Comune per chiedere un intervento rispetto alle scarse condizioni garantite dal centro che li aveva ospiti e alle lungaggini burocratiche delle loro pratiche di richiesta asilo.
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