Tarantino fa il rimpasto e c’è un po’ di agitazione

Via Luca Macchi, entra Nicoletta Alampi. E si aggiunge una raffica di consiglieri delegati tra cui Maurizio Garofalo. Forza Italia sorpresa: "Scelte non concordate"

giunta tarantino samarate

Atteso da febbraio, è arrivato il rimpasto di giunta a Samarate. Giusto alla vigilia della partenza del sindaco per la prima seduta delle Camere (è stato eletto deputato), Leonardo Tarantino rimette mano alla squadra: meno spazio a Forza Italia e molto spazio ai consiglieri delegati, quasi una giunta-bis che si affianca agli assessori. Un rimpasto che però apre uno scontro con gli azzurri di Forza Italia, «amareggiati» dal metodo con cui si è arrivati a scelte «non condivise.

Con ordine. Esce il forzista Luca Macchi, l’assessore allo sport ed ecologia che già aveva ridotto il suo ruolo, entra Nicoletta Alampi, già consigliera delegata i servizi sociali molto attiva. Alessandra Cariglino – unica assessore FI – prende le deleghe di ecologia e sport da Luca Macchi e vede confermato il ruolo di vicesindaco, come forma anche di salvaguardia  degli equilibri tra i due alleati. In compenso Cariglino perde la delega “pesante” ai lavori pubblici, che va a Enrico Puricelli, fidatissimo di Tarantino e sempre presente.

L’altro fronte è appunto quello del ruolo dei consiglieri delegati. Una sfilza di micro (e non proprio micro) deleghe: ci sono Roberto Forastiere di Alleanza per Samarate alla videosorveglianza e sicurezza, il leghista Claudio Verga alle politiche energetiche, il collega di partito Stefano Bertagnoli all’igiene urbana (quindi affiancando Cariglino), Corposa la delaga affidata a Maurizio Brambilla, consiogliere di lungo corso della Lega: Tarantino gli ha infatti affidato l’urbanistica.

E poi c’è Maurizio Garofalo. Indicato come possibile assessore o presidente del consiglio comunale, sarà invece assessore delegato, al decoro e piccole manutenzione. Il fatto è che la sua promozione pare sia stata contratatta su un piano personale, almeno così dice Forza Italia, che non l’ha presa benissimo. «Le deleghe attribuite ai consiglieri delegati non sono state concordate ne tanto meno richieste da Forza Italia e perciò sono da considerarsi scelte del Sindaco nei rapporti con i singoli consiglieri», spiegano gli azzurri in una nota.

Il coordinamento cittadino di Forza Italia ha comunicato anche che «dal prossimo Consiglio Comunale» il capogruppo sarà Albino Montani e ha ricordato il suo rapporto di lungo corso con Tarantino. «Forza Italia ha contribuito, sia nella prima elezione che nella seconda, alla vittoria netta al primo turno del Sindaco Tarantino; e ancora pochi giorni fa ha sostenuto la candidatura di Tarantino all’uninominale alla camera. Oggi siamo semplicemente amareggiati, non tanto per le scelte del sindaco ma per il metodo attuato. Consideriamo davvero privo di ogni rispetto politico comunicare un rimpasto di giunta ai giornali senza prima averlo presentato agli alleati».

Fine degli screzi? Si vedrà. L’ultimissima casella del rimpasto sarebbe il completamento del Cda della Fondazione Montevecchio. Qui Tarantino ha fatto una scelta anomala, confermando presidente Tiziano Zocchi, già Pd, il già reggente in questi mesi («ha lavorato bene», spiegava già nelle settimane scorse il sindaco). Con lui in Cda ci sono Monica Bottigelli, Piera Premerano e Stefano Marcora, a rappresentare tutto lo scenario del centrodestra. Manca a dire il vero Forza Italia. Dalle file degli azzurri viene anche «l’auspicio di poter continuare a lavorare a sostegno del programma condiviso nel 2015».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 17 Marzo 2018
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