Vaccinazioni obbligatorie: ultimi giorni per mettersi in regola
Dalla prossima settimana, non saranno più accolti nei nidi e nelle scuole dell'infanzia i bimbi non vaccinati. Nelle altre scuole non vige il divieto ma i dirigenti dovranno segnalare i casi entro il 30 aprile
Ultimi giorni per mettersi in regola con le vaccinazioni obbligatorie e presentare la documentazione.
Dalla prossima settimana, infatti, i bambini che non hanno ricevuto tutte le dosi previste dalla legge e non dimostrano di avere l’appuntamento non potranno più frequentare nidi e scuole dell’infanzia, statali e private.
Con le ultime circolari emesse dal Ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale si sono chiariti gli ultimi dubbi e smentite le interpretazioni alternative che il movimento “No vax” aveva proposto attraverso i propri legali.
Sul sito dell’USR Lombardia sono indicate le modalità con cui gestire la situazione dopo il 10 marzo.
Entro la fine di questa settimana, infatti, le segreterie scolastiche dovranno raccogliere la documentazione mancante: certificazioni delle vaccinazioni avvenute o raccomandate dell’autorità sanitaria locale (ATS Insubria) per appuntamenti futuri.
Da lunedì prossimo, quindi, gli alunni “non in regola” non potranno più essere ammessi anche se non perderanno il posto in graduatoria e potranno rientrare appena presenteranno la certificazione vaccinale completa: « Dopo il 10 marzo – si legge nella circolare del MIUR – la documentazione costituisce requisito per continuare a frequentare, fino alla fine dell’anno scolastico o del calendario annuale, i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia ivi incluse quelle private non paritarie. Si ribadisce che il minore non in regola con gli adempimenti vaccinali ed escluso dall’accesso ai servizi, rimarrà iscritto ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia. Il minore sarà nuovamente ammesso successivamente alla presentazione della documentazione richiesta.
Per le classi superiori, i dirigenti delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione dovranno, entro il 20 marzo, invitare per iscritto i genitori dei minori di 16 anni non in regola con gli obblighi vaccinali a depositare, entro 10 giorni dalla ricezione della predetta comunicazione, la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni ovvero l’esonero o il differimento delle stesse. Entro il 30 aprile i dirigenti scolastici trasmetteranno la documentazione, fornita dai genitori , ovvero comunicheranno l’eventuale mancato deposito all’azienda sanitaria locale che provvederà agli adempimenti di competenza».
La situazione, pur chiarita, rimane comunque problematica a livello concreto. Alcuni genitori, contrari alle vaccinazioni, hanno presentato, alle segreterie delle scuole dell’infanzia, interpretazioni alternative della normativa da parte di avvocati, richiedendo la prosecuzione dell’anno scolastico anche per i bambini non in regola. La FISM, La Federazione che riunisce le scuole materne private, ha inoltrato a tutte le segreterie le ultime circolari emesse ribadendo la necessità della non ammissione dalla prossima settimana. Il timore, però, è che l’esclusione non sarà del tutto pacifica: c’è già chi ha ritirato il proprio figlio dalla classe ma la preoccupazione è che si voglia forzare il divieto: « Come scuole abbiamo sempre fatto di tutto per accogliere e venire incontro alle esigenze delle famiglie – commenta Silvano Rolandi, presidente Fism Varese – In questo caso, però, dobbiamo rispettare la legge».
Problemi che non preoccupano, per esempio, l’amministrazione comunale di Varese: “«Le nostre scuole – spiega l’assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio – sono in regola. Tutti i bambini sono in regola con il calendario vaccinale»
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