A Volandia “sui pattini” con la ASD Rotellistica Gallaratese

Sabato 3 marzo, dalle 17.30 alle 19.30, uno spettacolo davvero unico all'ingresso del museo con le atlete dell'ASD Rotellistica Gallaratese

Volandia generico

Non c’è weekend in cui Volandia, il Parco e Museo del Volo a un passo da Malpensa, non organizzi qualcosa di speciale per i propri ospiti che oltre a visitare la ricca collezione di aerei, elicotteri, modellini e auto di grandissimo prestigio sabato 3 marzo, dalle 17.30 alle 19.30, potranno godersi uno spettacolo davvero unico.

La ASD Rotellistica Gallaratese che parteciperà ai campionati femminili di pattinaggio sincronizzato a rotelle, sarà protagonista di un insolito evento per un museo del volo: le atlete si cimenteranno nella zona d’ingresso in un’esibizione che le vedrà indossare, per l’occasione, i panni di un gruppo di hostess. Una partecipazione insolita che dimostra come Volandia sia capace di innovarsi e aprirsi anche ad altre realtà culturali, sportive e ricreative, diventando un insostituibile punto di riferimento per l’intero territorio.

Già i dati del primo bimestre 2018 dimostrano come il successo del Parco e Museo del Volo prosegua in un continuo crescendo: basti pensare che dal 1 gennaio al 28 febbraio 2018 è stato registrato un incremento degli ingressi pari al 30% che se sommati al buon incremento anche delle prenotazioni delle scolaresche fanno ben sperare anche per i mesi futuri. Non a caso, per far fronte all’aumento delle richieste delle scolaresche, Volandia ha provveduto alla ristrutturazione delle aule didattiche: dal 1 marzo tre le sale utilizzabili: un’aula proiezioni da 30 posti, adatta sia alle scuole, sia per ospitare corsi e seminari; un’aula laboratorio con tavoli e sedie da 32 posti e un’aula formazione da 24 posti.

E da sabato a Volandia verrà esposto anche un nuovo importante pezzo: si tratta dell’Hovercraft C.16 progettato e realizzato da Giancarlo Cevoli tra il settembre 1974 e l’ottobre 1977 e gentilmente donato al museo dalla vedova Rosanna Bassoli. Una “macchina” interamente costruita in un box con una semplice attrezzatura da hobbista, poi testata in vari ambienti: sia sul fiume Po, che in mare che in terra. Un veicolo costruito interamente in alluminio, la cui cabina di comando può ospitare oltre al pilota altre due persone, accedendo attraverso due sportelli apribili verso l’alto. Una cloche di tipo aeronautico con acceleratore comanda una serie di 10 alette-timoni per il controllo di direzione e azione. Può superare ostacoli di 20 centimetri di altezza e raggiunge la velocità di 50 chilometri orari su qualsiasi terreno: neve, acqua o paludi. E’ inoltre possibile ridurre automaticamente la larghezza del veicolo a m.2,20, abbassando le superfici laterali incernierate e ridurre successivamente la larghezza a 1,50 metri per comodità di spazio o di trasporto, facendo ruotare interamente le superfici laterali e addossandole ai fianchi del veicolo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2018
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