Finta bomba a scuola, il sindaco: “Chiederemo i danni al responsabile”
Il sindaco Nicola Poliseno promette di andare a fondo sulla faccenda. “La nostra comunità comunità disturbata da un deficiente"
Bimbi appena arrivati in classe obbligati a rimettersi le giacche, prendersi per mano ed uscire dalla scuola con le maestre. Carabinieri in forze, lampeggianti e unità cinofile per scongiurare il peggio, e persino il servizio mensa della scuola Parini compromesso per i pasti del giorno.
«Guardi, sono molto, molto arrabbiato, questa settimana non poteva aprirsi peggio». Nicola Poliseno è stato avvisato subito, questa mattina, attorno alle 8.15, che era arrivata quella telefonata alle elementari. Voce maschile, da adulto, che avvisava della bomba.
I bimbi – 250 – erano da poco entrati in classe, la campanella suonata come ogni giorno alle 8.05 e nessun allarme era scattato nel corso del fine settimana, nessuna porta della scuola è stata trovata aperta.
Poi, dopo pochi minuti, la chiamata. I bimbi sono usciti ordinatamente ed hanno trovato subito riparo nell’oratorio.
«Sì, andremo a fondo su questa vicenda, perché nessuno ha il diritto di disturbare la nostra comunità – spiega il sindaco ad allarme finito – . Ho chiesto ai carabinieri il massimo impegno per risalire al telefono da cui è partita la telefonata, verranno setacciati i tabulati e spero che presto si posa arrivare al dunque e ad individuare il responsabile, che pagherà».
Il sindaco di Cassano Mangago ha difatti promesso di voler chiedere i danni per la giornata di scuola persa dai bambini e per tutti i disagi subiti dai suoi giovani concittadini.
«Proprio in un momento in cui siamo di fronte a un contesto delicato, dove le paure in un attimo prendono vigore, arrivano anche questi deficienti a creare scompiglio».
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