“La disputa di Valladolid”: conferenza a Villa Mirabello
Dodicesimo appuntamento del ciclo di incontri legato alla mostra sugli animali alieni organizzata dall'Università dell'Insubria
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Venerdì 13 aprile alle ore 17.30 presso la Sala del Risorgimento dei Musei Civici di Villa Mirabello (Piazza della Motta 4, Varese) si terrà il dodicesimo incontro del ciclo di conferenze legato alla mostra “Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo” (www.uninsubria.it/alieni), organizzata dal Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria in collaborazione con il Comune di Varese, in esposizione fino all’27 maggio 2018).
Relatrice dell’incontro sarà Katia Visconti, docente di Storia e cinema del corso di laurea di Scienze della comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria, la quale con un intervento dal titolo “La disputa di Valladolid: alieni, animali o uomini?” ci condurrà 5 secoli indietro nel tempo a conoscere un dibattito a cavallo tra religione ed antropologia sulla “natura” delle popolazioni amerindie.
Sbarcando sulle coste dell’America gli europei si trovarono infatti di fronte a civiltà ignote, di cui mai avevano avuto notizia. Senza dubbio nei secoli precedenti essi erano entrati in contatto con “altri” ma non si era mai trattato di un incontro con totali “alieni”.
Quali le reazioni del Vecchio Continente a seguito di questo primo incontro? Come definire questi alieni che via via si presentavano sempre più numerosi ma ben poco funzionali? In Spagna, il principale paese impegnato nella conquista, si assiste allo scontro tra diverse posizioni che necessita di una soluzione unanimemente condivisa. Un dibattito che raggiunge il suo apogeo nel 1550, a Valladolid, in un pubblico confronto tra due personaggi di fama: Bartolomé de Las Casas, domenicano, infaticabile difensore degli “altri”, e Juan Gines de Sepulveda, uomo di lettere, traduttore e commentatore di Aristotele, sostenitore, in nome dei valori della sua civiltà, della superiorità intrinseca dell’Europa cristiana.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti
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