«L’informagiovani funziona e continueremo a gestirlo da soli»
Il sindaco Silvana Alberiotorna sulla questione legata allo spostamento dello sportello dal Centro Commerciale al palazzo municipale
L’Informagiovani di Gavirate si sposta in Comune, e il sindaco Silvana Alberio desidera puntualizzare alcuni aspetti legati a questo servizio. E per farlo sceglie una sosta di “cronologia” da quando il servizio è stato attivato sino ad oggi, anche a seguito della replica dei giorni scorsi da parte della Provincia di Varese.
«Il Comune di Gavirate gestisce dal 2000 il servizio Informagiovani/Informalavoro e nel corso del 2016 si sono evidenziate rilevanti criticità che l’amministrazione non poteva sempre unilateralmente risolvere in quanto non dipendenti solo da scelte locali ma vincolate a norme nazionali, come ad esempio il blocco dei turn over dei dipendenti collocati a riposo.
Alla luce di questa situazione si è reso necessario effettuare un’attenta analisi del servizio valutando diversi fattori: numero accessi, operatori addetti e costi», scrive Alberio.
Quale fu il risultato di questa analisi? «È emerso che il servizio nel 2015 ha registrato oltre 16 mila passaggi e che la provenienza degli utenti risultava essere principalmente esterna al territorio comunale (oltre il 70%). Presumo che questo dato sia riconducibile all’elevata qualità del servizio offerto, nonché al limitato numero di sportelli presenti sul territorio provinciale (21, compreso quello di Gavirate). Pertanto, dovendo necessariamente rimodulare il servizio, e non volendo assumere scelte radicali che avrebbero colpito le fasce più deboli e disagiate della popolazione, nel luglio 2016, ho ritenuto opportuno organizzare un incontro tra i sindaci, inarticolate con coloro i cui cittadini abitualmente usufruivano del servizio, e laProvincia di Varese in virtù del suo ruolo di coordinamento dei servizi, invitando il Presidente, il Vice Presidente e il responsabile del coordinamento Informagiovani/Informalavoro».
Ecco come andò questa riunione: «Al tavolo sono intervenuti il Vice Presidente della Provincia e sei sindaci su 40 invitati, i quali pur comprendendo le difficoltà di Gavirate non hanno avanzato alcuna proposta risolutiva. Il mio vero rammarico sta nel fatto che negli ultimi due anni, pur avendo faticosamente garantito il servizio, non ho ricevuto proposte concrete alternative», aggiunge il sindaco di Gavirate.
«Per quanto riguarda il progetto “Antenna Eurodesk” – conclude Silvana Alberio – riconosco e apprezzo che la Provincia di Varese abbia sostenuto in passato il costo di adesione della rete nazionale sia per Gavirate sia per gli altri Comuni che hanno aderito al servizio, pur precisando che gli Enti Locali hanno sostenuto l’intero costo del personale».
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