«Mollo tutto e vado a vivere alle Canarie». Loro lo fanno davvero
La storia di Salvatore e Orietta, che andranno a godersi la pensione a Gran Canaria. E quella di Luca e Alessandra, trentenni, che ripartono da zero sull'isola spagnola
«Mollo tutto e vado a vivere alla Canarie!». Quante volte lo avete sentito dire al bar, al mercato, in una cena tra amici? Canarie, Portogallo, Bulgaria, Sud della Francia sono mete che negli ultimi anni sono diventate molto ricercate per molti pensionati italiani alla ricerca di climi più miti e soprattutto di posti dove il costo della vita sia decisamente più basso rispetto al nostro Paese.
Salvatore e Orietta, marito e moglie di 58 e 57 anni, pensionato da un anno lui e casalinga lei, residenti in Valceresio da sempre, hanno deciso di prendere armi e bagagli e partire: il 6 maggio decollerà il loro volo per Gran Canaria, biglietto di sola andata.
Ma non andranno da soli: con loro infatti ci sarà anche la famiglia della figlia Alessandra, 31 anni, che col marito Luca, 36 anni e le figlie Amelia ed Elide, 5 anni e 5 mesi, hanno deciso di mollare tutto e partire in cerca di una nuova vita.
SALVATORE E ORIETTA, A GRAN CANARIA PER GODERSI LA PENSIONE
Salvatore, ex impiegato di banca, pensionato da un anno, racconta così la decisione di partire: «Andiamo a goderci la pensione al mare. Io soffro di asma e qui il clima non mi aiuta. Con mia moglie ne abbiamo parlato spesso, scherzando ma non troppo: “Quando vado in pensione ce ne andiamo via”. Abbiamo pensato alla Sicilia, al Sud della Francia. Poi ho cominciato a leggere in giro dei regimi fiscali favorevoli per i pensionati in Portogallo, ma la meta non mi intrigava particolarmente. Un mio ex collega mi ha parlato delle Canarie, ho dato un’occhiata e me ne sono innamorato. Ci siamo stati a giugno per fare un primo sopralluogo: il clima è fantastico, ci sono 20/25 gradi tutto l’anno, non sanno cosa sia l’inverno, c’è il mare, spiagge giganti, gente cordiale, servizi di livello altissimo. Hanno flussi di turismo massicci dal Nord Europa, quindi si sono adeguati ai loro standard. I ritmi sono diversi, più rilassati, meno frenetici. E poi la vita costa pochissimo, l’Iva è al 7%, l’elettricità costa poco, e così la la benzina, il riscaldamento non esiste nemmeno. Mi ricorda l’Italia di 30/40 anni fa». La moglie Orietta ascolta e annuisce. Si incupisce per un attimo solo quando si parla delle tante cose che lasceranno qui, ad Arcisate: «Abbiamo costruito la casa dove abitiamo come la volevamo noi, lasciare tutto non è facile. Abbiamo radunato le nostre cose e le spediremo poco prima di partire, poi là troveremo tutto quello di cui abbiamo bisogno – racconta mentre le torna il sorriso pensando alle nipotine -: farò la nonna in spiaggia, non è poi così male no?». Per le pratiche burocratiche si sono appoggiati ad un’agenzia specializzata creata da Marco Misto, un italiano che si è trasferito a Gran Canaria parecchi anni fa e che ha fondato una società che si chiama “Trasferirsi alle Canarie”, con tanto di sito e blog dove racconta esperienze ed errori da non fare. «L’idea è quella di comprare una casa presto. Per ora ne abbiamo una in affitto dal 1 maggio, poi vedremo: anche per questo c’è chi ci aiuta, “Casa alle Canarie”, specializzato in queste cose. Idem per l’auto, ne prenderemo una in affitto e poi la compreremo là, dove i prezzi sono abbordabili».
LUCA E ALESSANDRA, IL CAMBIO DI VITA DI DUE TRENTENNI
L’altro lato della storia è quello di Luca e Alessandra, papà e mamma di Amelia ed Elide, due splendide bimbe di 5 anni e 5 mesi. Si sono conosciuti 5 anni fa, sono sposati da 3 e a maggio, il 6, anche loro partiranno alla volta di Gran Canaria. «L’idea di andarcene l’abbiamo da tempo. Prima che nascesse Amelia eravamo in procinto di andare a Tenerife, poi con la bimba piccola e da soli abbiamo deciso di rimanere qui – spiega Alessandra -. In Italia siamo al collasso, non ne possiamo più di affrontare costi altissimi, di fare i salti mortali per arrivare a fine mese, di avere il terrore di un imprevisto che sballi i conti. Ce ne andiamo al mare, ripartiamo da zero». Lei è in maternità e nell’ultimo periodo ha accudito le bimbe: «Costruirò qualcosa di mio – spiega -, idee ne ho molte, a Gran Canaria c’è la possibilità di metterle in pratica. Aprire una partita Iva costa 50 euro…». Lui ha dato un taglio netto anche a quello che era il suo lavoro, aveva un contratto a tempo indeterminato in una grande società aeronautica, si è licenziato ed ora riparte da zero: «In molti mi hanno preso per matto, mio papà non era proprio felicissimo quando gliel’ho detto – racconta Luca -. Io l’ho fatto per la mia famiglia, per stare meglio. Piuttosto che boccheggiare qui, vado a boccheggiare al mare. Comincerò a cercare qualcosa nel ramo della ristorazione: per questo, prima di andare alle Canarie, farò un periodo in Germania per imparare la lingua tedesca, dato che là è molto richiesta per via del grande afflusso di turisti da ottobre a Pasqua soprattutto. Poi proverò a cercare un lavoro nel mio campo, l’informatica, o magari seguirò le mie passioni, la cucina e la fotografia». Amelia, la figlia “grande”, ha accolto con entusiasmo l’idea dei genitori: «Le abbiamo chiesto se le piaceva il posto dove l’abbiamo portata in vacanza ad ottobre – racconta Alessandra -, e se avesse voluto andarci a vivere. Lei ha risposto subito “Sì!”, convinta. A Gran Canaria le scuole hanno standard altissimi, Nord Europei, i bimbi imparano da subito 3 lingue, usano il computer, la tecnologia; la sanità è pubblica, i servizi sono efficienti. Abbiamo un biglietto di sola andata: tutto quello che avevamo qui è stato venduto, regalato, buttato: spediamo 47 scatoloni più un seggiolino per auto e la biciclettina nuova di Amelia. Cominciamo una nuova vita. C’è chi ci augura il meglio, chi è invidioso e chi si aspetta un nostro “fallimento”: a tutti dico che li aspettiamo per il nostro decimo anniversario di matrimonio, faremo una grande festa, sulla spiaggia».
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Fantastica iniziativa!!!! Che meraviglia e che sogno! Bravi! I miei più sentiti complimenti e ….in bocca la lupo per tutto!
Molti concretizzano questa decisione e ho tante notizie positivissime da chi lo ha già fatto come voi. Le Canarie sono fantastiche, vicine, calde, accoglienti , …organizzate e….vivibili!Il costo della vita è allettante e poi….vuoi mettere? Festeggiare in spiaggia come dicono Luca e Alessandra! Evvai! Vi auguro un mondo di bene!
Con affetto e simpatia, Michela ( anche lei , in attesa della sospirata pensione e di luoghi caldi dove godersela!)
Non avete fatto bene, ma benissimo! Conosco piuttosto bene le Canarie e solo per il clima ci andrei subito a stare per il resto della mia vita! Mi “manca” proprio Gran Canaria da visitare ma sono sicuro che è simile se non uguale a Fuerte, Lanzarote e Tenerife. In posti del genere non si può “fallire”, perché si sta’ troppo bene! Mi piacerebbe che, tramite VN, ci faceste avere le vostre prime impressioni sul posto e sulla quotidianità. Sarebbe interessante.
Comunque complimenti e in bocca al lupo!
prima di tutto Suerte, perchè chi ha il coraggio di fare questo passo merita gli auguri di tutti.
Io e la mia famiglia viviamo qui da anni e vorrei dare qualche informazione sana e da qui…
la partita iva costa 50€ al mese per il primo anno, il secondo sono circa 100€ e dal terzo anno si paga 280€ fissi al mese, poi c’è la tassa sul reddito che è del 20% a salire a secondo dello scaglione di fatturazione, si paga poi almeno altre 50€ al mese di commercialista(asesor).
il caldo e la primavera tutto l’anno ci sono solo al sud dell’isola e sulle coste, al nord già la temperatura è 5-7 gradi in meno ed all’interno(montagna) in inverno nevica e le case hanno il riscaldamento.
la vita costa leggermente meno che in Italia(tipo nel sud Italia) ma il vero cruccio sono gli stipendi e gli affitti: gli stipendi medi si attestano sulle 800-1000€ al mese, di contro gli affitti per il posto caldo di cui parlavano le famiglie, non costa meno di 600-700€ al mese per un bilocale.
capirete che la scelta deve essere ben ponderata e considerata nel medio lungo periodo; vi do un dato che nessuno cita mai: la maggior parte degli italiani che vivono qui sulle isole da molti anni si sta trasferendo altrove, Portogallo, Spagna continentale, Italia ecc ecc.
questa è una meta per chi ha una rendita o comunque un lavoro online(il mio caso) la disoccupazione qui è doppia confronto l’Italia e quella giovanile sul 42%. i Canari sono i primi a conoscere i limiti di queste isole: chi se lo può permettere manda i figli a studiare nel continente e l’emigrazione dei Canari verso l’Europa per lavoro è altissima, spesso mi chiedono: ma perchè noi appena possiamo andiamo a cercarci un futuro altrove e voi italiani venite qui pensando che sia l’Eldorado?
non sto facendo il pessimista, ripeto, io sono uno di quelli che sta bene, cerco solo di dare argomenti per ragionare
ribadisco l’imbocca al lupo alle famiglie.
Clay