Rimosse le panchine di piazza Risorgimento

La decisione del sindaco per impedire la presenza di alcuni "frequentatori" del giardinetto, che sono andati davanti al municipio a protestare

gallarate generico

Via le panchine dal giardinetto di piazza Risorgimento, sul lato verso via Foscolo.

La rimozione delle sedute è avvenuta nella mattina di giovedì 19 aprile e ha avuto come corollario una (più o meno animata) protesta dei “frequentatori” della piazza. Intendendo con questa parola non tutti, ma le persone – prevalentemente italiani, ma non tutti gallaratesi – che si ritrovano a passare il tempo e a bere alcol. E che avrebbero “scacciato” chi invece usava la piazza in modo corretto

La decisione drastica è stata presa dal sindaco Andrea Cassani, nel tentativo appunto di evitare la frequentazione da parte di persone non gradite. «Abbiamo tolto le panchine su richieste di commercianti e residenti, in particolare dopo gli ultimi episodi di risse e discussioni animate» (l’ultima martedì nel tardo pomeriggio). «Se queste persone credono di poter usare gli spazi della città a loro piacimento, ubriacandosi e dando fastidio, hanno sbagliato posto. Togliere le panchine non è la soluzione definitiva, lo so. Ma dato che la Legge e il governo non mi danno strumenti per risolvere il problema in modo più deciso, la soluzione tampone è questa».

La scelta del sindaco ha causato subito una protesta dei “frequentatori” della piazza. «Si sono sdraiati davanti al cancello del Comune, hanno portato lì anche una sedia credo sottratta al “Ristoro del buon samaritano”»  (la mensa per persone in difficoltà gestita dalla Caritas, ndr). È intervenuta la Polizia Locale e poi anche lo stesso sindaco: «Finito un appuntamento sono sceso a discutere: mi hanno detto che ho fatto un torto agli anziani e ai bambini, io ho detto che loro hanno fatto il torto a chi non si può sedere per la loro presenza molesta. Tra loro c’è anche gente pregiudicata» denuncia ancora Cassani (due di loro hanno passato proprio la notte scorsa in commissariato, per un tentato furto). «Già questa mattina alcuni residenti mi hanno chiamato per ringraziarmi».

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Un momento di tranquillità, nella primavera 2017: soprattutto al sabato mattina la piazza è ben frequentata da varie categorie di persone, mentre più problematica è a volte la situazione in settimana e la sera

La piazza vive una situazione a tratti problematica da alcuni anni, in particolare appunto dal lato verso via Foscolo. Il centrosinistra era intervenuto modificando il verde per aumentare la visibilità, inserendo un recinto con giochi per bambini(presentato anche con un’assemblea) per agevolare la frequentazione da parte di famiglie: lo spazio era stato inaugurato nell’estate 2016, quando già c’era stato il cambio di amministrazione. E almeno per un periodo ha funzionato, anche “convivendo” con la presenza di persone dai comportamenti non proprio ortodossi. Si era invece arenato il progetto di trasferimento del mercato di quartiere, che un tempo (prima dello stravolgimento urbanistico della piazza nel 2007) “presidiava” la zona in alcuni giorni e di cui nel 2015-16 era stato previsto il ritorno in piazza.
Negli ultimi tempi è emerso di nuovo un problema di gestione dei rifiuti e di schiamazzi notturni, oltre che di discussioni “animate” tra gli stessi frequentatori, che usano le panchine ma si ritrovano anche sotto i vicini portici, approfittando anche del gradino tra il portico e la strada.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 19 Aprile 2018
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