Raffaella Grandi alla Varese Design Week
Una selezione di opere dell’artista pavese in mostra a La Feltrinelli
Una trentina di stampe, a colori e in bianco e nero, portano il visitatore nella mente poetica della fotografa Raffaella Grandi nello spazio de La Feltrinelli a Varese. Il suo rapporto con la luce, le forme, le linee, gli elementi corporei tanto quanto quelli architettonici, costituiscono una ‘texture’ su cui innestare i nostri pensieri del mondo, accoglierli o mutarli.
“La fotografia per me è un’emozione -spiega Raffaella- le parole che non dico le esprimo con la fotografia, mi dà gioia, mi sento me stessa e vorrei raccontarmi attraverso di lei… per me è davvero tutto, è il mio mondo e io vorrei esserne parte. Sono abituata ad aver un progetto, un’idea iniziale in testa ma poi con la macchina fotografica davanti agli occhi scatto d’istinto, cercando di restituire quello che ho sentito. Ho sempre preferito le persone e le loro storie, ma mi piace accettare le sfide e cosi con il mio modo di sentire e vedere ho affrontato le linee, i colori e gli interni, le case e gli ambienti”.
Leggendo le sue parole capiamo tutta la portata poetica della sua visione, cristallina, limpida, precisa, capace di comporsi con rigore in modo naturale, proprio perché è il pensiero, l’occhio della mente a vedere con chiarezza prima dello scatto del diaframma.
“Il fatto è che in queste fotografie qualcuno è appena passato o sta per entrare, scrive Luca Traini, ha scalato e forse non è mai sceso dalle architetture inquadrate. Semplicemente, si nasconde, ama nascondersi come lo studiato silenzio degli oggetti. Trama di luce come pelle in stato di riposo. Apparente”.
Per la mostra i curatori hanno scelto alcune fotografie da portfolio molto ampi e ricchi, scelte con l’idea di farle diventare dei paradigmi del concetto di design, arte, spazio, umanità, storia, aneddoto. “Abbiamo raccolto le immagini da serie come House Invaders, Il corpo sa tutto, Line e, Verticali, Ex Fabrica, Plano, Poggi, A&D Solution, On-Off -dice Debora Ferrari. Ci siamo stupiti e ci siamo emozionati guardando questi tagli così netti e così fedeli a una poetica che lascia vivere della propria luce la realtà ripresa, ci siamo trovati a vivere intensamente degli spazi, stupendoci di come li sentissimo nostri, anche se mai visti, appartenuti a un pensiero profondo, come quando ti risvegli da un sogno che ricordi con piacere”. Il design e le architetture, col racconto di Raffaella, diventano storia e racconto umano, ogni linea è traccia di una progettazione, anche quando non è geometrica ma parte del corpo. Si capisce come la ripresa da parte di Raffaella sia istintiva, lei ha un istinto preciso, analitico, puntuale, vede così il mondo. Con la sapienza dei grandi fotografi.
“Non ho un solo maestro fotografico -spiega- ma mi piacciono i fotografi che hanno un loro modo di vedere ed esprimere la loro fotografia da punti diversi, visioni diverse, la fotografia che sperimenta e che ha personalità”.
Per abitare con arte, per esistere, in queste foto.
ABITO
TEXTURE
House Invaders e altre geometrie
Fotografie di Raffaella Grandi
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
dal 12 al 29 aprile 2018, La Feltrinelli, Corso A. Moro, Varese;
incontro con l’autrice e i curatori della Varese Design Week il 14 aprile ore 17.30.
www.raffaellagrandi.com
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