Alto Milanese, continua la crescita della produzione industriale
Cresce il fatturato delle imprese (+48%) e il flusso di nuovi ordinativi con le commesse estere che si confermano più dinamiche rispetto a quelle interne, che restano comunque positive
L’indagine congiunturale sull’industria dell’Alto Milanese rivela che nel primo trimestre del 2018 continua il trend positivo della produzione industriale, sebbene ad un ritmo più blando rispetto all’ultimo trimestre del 2017.
Cresce il fatturato delle imprese (+48%) e il flusso di nuovi ordinativi con le commesse estere che si confermano più dinamiche rispetto a quelle interne, che restano comunque positive. Il livello delle scorte risulta in lieve aumento.
Per quanto riguarda i livelli occupazionali, il dato aggregato delle aziende non registra variazioni negative rispetto al trimestre precedente. Nel periodo gennaio-marzo sono proseguiti i rincari per alcune materie prime, che solo in parte sono stati trasferiti sui listini di vendita con un conseguente leggero rialzo dei prezzi dei prodotti finiti.
Si mantiene la propensione ad investire con il 61% delle intervistate che ha pianificato spese in conto capitale per i prossimi sei mesi. Si mostrano rosee anche le previsioni di fatturato. Con riferimento al semestre a venire il 48% del campione si attende un incremento delle vendite, il 48% una stabilità e solo il 4% una contrazione. Seppur con un’intonazione ancora buona, la crescita economica ha evidenziato un minor slancio rispetto all’ultimo trimestre del 2017. Questo è in parte dovuto alle tensioni internazionali originate dallo scontro sui dazi tra USA e Cina che generano incertezza e che per un territorio altamente vocato all’export come l’Alto Milanese rischiano di gelare i germogli della ripartenza.
Nel settore meccanico nei primi tre mesi dell’anno fatturato e portafoglio ordini sono aumentati, così come la produzione industriale cresciuta per il 53% delle aziende, e rimasta invariata per il 35%. Stazionari nel suo complesso i livelli occupazionali. Il clima di fiducia rimane positivo. Il 47% delle imprese, in linea con le indicazioni più generali, ha buone aspettative di fatturato nei prossimi sei mesi, e il 71% ha in programma acquisti di macchinari ed impianti.
Nel tessile-abbigliamento e calzaturiero la produzione regge e il fatturato è in lieve salita. In leggera contrazione la consistenza del portafoglio ordini, sia estero che interno. Il settore calzaturiero ha avuto in generale performance migliori di quello tessile. I costi più elevati delle materie prime sono assorbiti in misura maggiore rispetto al passato dagli incrementi dei listini di vendita, con conseguenti miglioramenti di marginalità. Nel comparto moda permane ancora cautela. Solo un’azienda su 3 ha pianificato investimenti nei futuri sei mesi e le attese per le vendite sono stabili per il 77% delle intervistate.
Nelle materie plastiche e nel chimico è proseguita nel primo trimestre 2018 la crescita della
produzione industriale, con il grado di utilizzo degli impianti ritenuto soddisfacente. Aumenta il fatturato sostenuto da un incremento del portafoglio ordini e da una diminuzione dei livelli delle scorte.
In rialzo i costi delle materie prime, che non riescono ad essere assorbiti completamente dai listini di vendita. Sono migliorate le aspettative di fatturato a sei mesi, per il 69% dei casi rispetto al 47% della precedente rilevazione, così come la propensione ad effettuare nuovi investimenti, anche grazie alle condizioni di offerta del credito che restano accomodanti.
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