Appello Uva, giovedì la sentenza
Oggi hanno parlato le difese che hanno chiesto l’assoluzione di carabinieri e poliziotti accusati di omicidio

La decisione sul caso Uva, per il quale è in corso il procedimento alla Corte d’Assise d’Appello a Milano arriva alle battute finali.
Per questo processo, che che vede imputati due carabinieri e sei poliziotti, assolti in primo grado nell’aprile 2016, oggi, mercoledì è stato il giorno delle difese che hanno pronunciato le arringhe nelle quali si è chiesta la conferma della decisione dei giudici di primo grado.
La palla passa ora al collegio giudicante: l’udienza finale è stata aggiornata alle 9.30 di domani, giovedì: dopo le repliche la Corte si ritirerà in camera di consiglio per poi pronunciare la sentenza.
«Oggi mi sono sentito di difendere la “varesinità” – spiega l’avvocato Luca Marsico – e mi sono trovato anche nella doppia e insolita veste di difensore non solo dei miei assistiti, ma anche del lavoro fatto dai pm che a vario titolo hanno finora sostenuto l’archiviazione, il non luogo a procedere e l’assoluzione, poi accolta dalla corte di primo grado. È stato descritto un clima cupo, nel quale i difensori sono stati dipinti come in malafede perché accusasti di falsare la realtà fattuale: “Mi sento di rasserenarvi perché questo clima a Varese non esiste”, ho affermato parlando alla Corte, aprendo il mio intervento dove ho chiesto l’assoluzione».
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