Attilio Caja è l’allenatore dell’anno della Serie A
Legabasket ha ufficializzato i premi per la regular season. Terzo posto per Okoye (giocatori) e Coldebella (dirigenti). Titolo di MVP a Jason Rich
Tutti gli indizi dei giorni scorsi portavano alla notizia ufficializzata intorno alle 12,30 dalla Legabasket: l’allenatore dell’anno per la stagione 2017/2018 è il coach della Openjobmetis Varese, Attilio Caja. Il 56enne tecnico biancorosso è stato il più votato dalla giuria composta da giornalisti specializzati e dagli allenatori, general manager e capitani delle 16 squadre di Serie A: Caja ha ottenuto 175 voti e preceduto Andrea Diana (Brescia) con 117 e Marco Sodini (Cantù) con 90.
Per l’allenatore della Openjobmetis si tratta della seconda incoronazione a “coach of the year” a ben 22 anni dalla prima volta: correva infatti la stagione 1995/96 e Caja era alla guida della Virtus Roma (con Hanson, Sconochini e Tonolli) che concluse al sesto posto la Serie A1 e venne eliminata 2-1 nei quarti dalla Benetton. Caja è il quarto coach della Pallacanestro Varese a vincere il titolo, assegnato dalla stagione 1993/94; prima di lui il premio è toccato a Dodo Rusconi (94/95), Carlo Recalcati (97/98) e Frank Vitucci (12/13).
L’alloro ad “Artiglio” era stato in qualche modo anticipato da un suo illustre collega, Valerio Bianchini, che su Facebook aveva scritto due giorni fa:
«Meritatissimo premio di coach dell’anno ad Attilio non solo per aver restituito Varese alla sua grande tradizione, ma soprattutto per aver dimostrato che il metodo, la serietà , la fedeltà a uno stile e la fiducia nel basket più classico possono avere la meglio sul basket del muscolo e del tiro a segno».
La grande stagione della Openjobmetis ha avuto altri due riconoscimenti: l’ala biancorossa Stan Okoye (foto sopra), 27enne di passaporto nigeriano, è stato votato come terzo miglior giocatore del campionato. Lo stesso piazzamento è stato ottenuto da Claudio Coldebella, general manager della società, nella categoria dei dirigenti.
L’MVP della Serie A è l’avellinese Jason Rich che ha ottenuto 192 voti e preceduto l’italo-americano Christian Burns (Cantù, 67) e appunto Okoye (42).
Tra i dirigenti l’alloro è andato al presidente della Reyer Venezia, Federico Casarin (136 voti), che ha preceduto il bresciano Sandro Santoro (117) e Coldebella con 83 punti.
Il quarto e ultimo riconoscimento degli LBA Awards, relativo ai giocatori under22, è andato come prevedibile al trentino Diego Flaccadori (mancato varesino tre estati fa…) che ha dominato la classifica davanti al reggiano Leonardo Candi e al virtussino Alessandro Pajola.
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