Bombe d’acqua, non si può creare un nuovo sfioratore nell’Olona
L'assessore ai lavori pubblici spiega perchè la soluzione proposta dai commercianti non sia realizzabile: "È vietato". Restano le paratoie

L’ultima bomba d’acqua che si è abbattuta su Castellanza, creando non pochi disagi ai commercianti di piazza Soldini a Castegnate, ha spinto i negozianti a chiedere all’amministrazione di realizzare un nuovo sfioratore nell’Olona con l’obiettivo di scongiurare nuovi pericoli di allagamento nella piazza.
L’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Caldiroli, però, spiega che la soluzione proposta dai commercianti purtroppo è impraticabile: «La Giunta rimane attenta alla prevenzione, manutenzione impianti e pulizia scarichi e caditoie ma i cambiamenti climatici con le conseguenti cosidette “bombe d’acqua” , che provocano improvvisi allagamenti e notevoli disagi ai commercianti e cittadini, purtroppo non sono prevedibili . Scaricano una enorme quantità di acqua in pochi minuti ed in uno spazio molto ristretto ed altrettanto imprevedibile» – spiega l’assessore.
Il problema è la caratteristica conformazione del territorio di Castellanza fa sì che in particolare la piazza Castegnate e le zone limitrofe siano da sempre quelle maggiormente colpite in questi casi: «Sono quindi ben comprensibili i disagi dei cittadini e dei commercianti così come sono da valutare attentamente alcune proposte fatte da questi ultimi che comunque riconoscono l’impegno dell’attuale Amministrazione ed i pronti interventi della Polizia locale, dei tecnici comunali , di CAP Holding e della nostra Protezione civile»
Con il coordinamento dell’ Ufficio Tecnico del comune, è stata esaminata la proposta e valutati gli appelli fatti anche attraverso la stampa dopo il nubifragio del 9 maggio che ha avuto come conseguenza l’allagamento parziale e temporaneo con limitazione di accesso all’area di piazza Castegnate e di altre zone.
«La richiesta fatta a gran voce dai commercianti di realizzare un ulteriore sfioratore in Olona al fine di far confluire nel fiume le acque meteoriche dei forti nubifragi, oltre a creare dei problemi quando sale il livello del fiume, purtroppo non verrebbe autorizzata dalle autorità competenti (Autorità di Bacino del Fiume,dalla Regione e Provincia). E’ da tempo che queste Autorità non accettano alcun nuovo scarico diretto nell’intero tratto del fiume. Questo senza alcuna eccezione. Si deve cercare, invece, di ridurre l’apporto idrico nel fiume facendo disperdere per quanto possibile le acque meteoriche in falda perché, come si può ben capire, qualsiasi incremento delle portate del fiume creerebbe ulteriori problemi in fatto di allagamenti più a valle» – questa l’analisi fatta dall’assessore con gli esperti.
Caldiroli specifica anche che «le verifiche subito fatte tempestivamente dagli uffici e dai tecnici di CAP Holding hanno confermato che l’impianto di pompaggio esistente in piazza che ha lo scopo di pompare l’acqua in Olona impedendone il reflusso, era perfettamente funzionante e le condotte fognarie risultavano pulite e libere da ostruzioni , come da videoispezione eseguita a gennaio».
Caldiroli, infine, precisa che non è vero che ogni volta che piove a dirotto la piazza si allaga e l’acqua entra nei locali: «I numerosi interventi eseguiti negli anni scorsi hanno ridotto il rischio allagamenti anche in presenza di questi fenomeni straordinari».
Davanti ad eventi che hanno dell’eccezionale e questo è il caso dell’ultima grandinata (basta vedere cosa è successo anche nel limitrofo comune di Legnano ) la situazione può essere mitigata in piazza Castegnate anche ricorrendo al tempestivo posizionamento delle paratie di cui tutti gli esercizi commerciali sono dotati.
Rimane comunque costante l’impegno di questa Amministrazione con i suoi uffici e con tecnici di Cap Holding nelle operazioni di monitoraggio, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema di condutture e degli impianti presenti al fine di prevenire e limitare ogni disagio per i nostri cittadini
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