Crollo alle Scuole Bossi causato da tasselli troppo corti
Sotto accusa i tasselli utilizzati dieci anni fa per fissare le reti di protezione che non hanno fermato la caduta dei calcinacci. Ora l'amministrazione corre per partecipare ai bandi
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Il crollo alle scuole Bossi è stato causato, secondo le prime risultanze delle indagini, da tasselli troppo corti che sarebbero stati usati per le reti di protezione posizionate tra i controsoffitti e il soffitto. Proprio quelle reti di sicurezza, dunque, sono state la causa del crollo sulle teste delle tre alunne rimaste ferite quel 18 aprile.
I lavori erano stati effettuati 10 anni fa e spetta alla magistratura, che ha aperto un fascicolo, verificare se quei lavori siano stati fatti a norma di legge e se vi sono responsabilità.
La commissione lavori pubblici e cultura, presieduta da Ivo Azzimonti, ha affrontato ieri la discussione su quanto avvenuto quel pomeriggio e sulle opere messe in cantiere dall’amministrazione comunale per mettere in sicurezza la scuola. L’interrogazione è stata presentata dal Partito Democratico.
La situazione attuale vede il completamento della sistemazione del piano dove c’è stato il crollo. che ha permesso a 10 classi di scuola elementare di rientrare mentre sono in atto i lavori nelle palestre. Le altre classi verranno messe in sicurezza al termine dell’anno scolastico e, comunque, entro luglio.
L’amministrazione ha anche relazionato in merito all’utilizzo dei 600 mila euro messi a bilancio. Serviranno per gli interventi previsti in tutte le scuole. La giunta mira a trovare 1 milione di euro che stanno cercando tra i residui per non togliere nulla dalle opere già in corso.
Infine è stato presentato l’elenco dei bandi a cui sta partecipando il comune di Busto per l’edilizia scolastica (antisismica e sicurezza) che scadono il 10 luglio. Sono sette e sono stati affidati a personale esterno al comune per abbreviare i tempi e perché, a parità di punteggio, conta anche chi arriva prima. Tre sono stati già presentati e riguardano interventi per le scuole Bossi, Galilei e Busona (per un totale di 3,2 milioni) mentre per le Tommaseo, Swaizer, Beata Giuliana e Pontida si stanno approntando i progetti.
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