Determinazione e costanza: così Matteo conquista il podio europeo
Giovane ingegnere laureato al Politecnico si è classificato secondo nella competizione europea sul risparmio energetico. Un podio ottenuto con passione e molto studio
(Matteo, secondo da sinistra nella foto)
Si era diplomato al liceo scientifico di Olgiate Comasco con un sogno: diventare un impiantista nel settore energetico. Ora, con una laurea in tasca presa al Politecnico di Milano, lavora in uno studio di progettazione che non solo lo ha assunto ma lo ha anche sostenuto nella sua “consacrazione europea”.
Matteo Rodighiero è un giovane malnatese che si è piazzato al secondo posto nella competizione europea Rehva_studenti 2018 promossa dalla Federazione europea che raduna le realtà nazionali legate al condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione ( Aicarr). « Io e il mio compagno di corso Matteo Naldi abbiamo lavorato per sette mesi, giorno e notte, alla tesi di laurea che ci aveva assegnato il professor Stefano De Antonellis – spiega Matteo – Quattordici ore di lavoro ogni giorno per realizzare quel lavoro che prevedeva un’analisi sperimentale ma anche numerica . Il titolo della tesi è “Analisi sperimentale e numerica di un sistema di raffreddamento evaporato indiretto : analisi dei materiali e della geometria”: dove abbiamo abbinato la parte sperimentale a un modello numerico. Di fatto proseguivamo un lavoro già completato, frutto di una partnership tra il Politecnico e una ditta di rescaldina, la Recuperator spa. Dovevamo studiare i materiali e la geometria di alcuni scambiatori di calore usati nella tecnologica del raffreddamento attraverso la nebulizzazione dell’acqua all’interno di un flusso d’aria per abbassarne la temperatura. La nostra applicazione era mirata soprattutto al raffreddamento dei data center».
Una volta discussa la tesi e ottenuta la laurea, i due neo ingegneri hanno presentato il lavoro alla competizione nazionale promossa da Aicarr sempre sul tema del risparmio energetico: « Abbiamo concorso insieme ad altri 30 lavori e siamo stati scelti insieme in una rosa di 4. Il nostro lavoro era piaciuto per la parte innovativa, completa nella complessità della questione sperimentale numerica. Poi, inaspettatamente, ci è arrivata la notizia che sarebbe stata proprio la nostra tesi a rappresentare l’Italia a livello europeo. E lunedì scorso c’è stata la gratificazione finale: secondi alle spalle della Finlandia».
Grande la gioia per i due giovani ingegneri che, nel giro di pochi mesi, hanno visto concretizzarsi il sogno della vita e ricevere le meritate soddisfazioni per un lavoro che avevano portato avanti con impegno e perseveranza : « È bello vedere riconosciuti i meriti dei propri sforzi: vuol dire che quando uno si impegna a fondo e crede davvero in ciò che fa, i risultati arrivano e sono una grande emozione». Importante partner in questo loro successo europeo è stato anche lo studio di progettazione Tekne che non solo li ha stimolati a partecipare ma li ha anche sostenuti economicamente nel viaggio a Bruxelles: « Ora lavoriamo entrambi in questo studio e siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. Sono stato fortunato: ho avuto dalla mia parte una famiglia che mi ha supportato e gli amici con cui ho condiviso il percorso. Credo che questo successo sia frutto anche di un’impostazione rigorosa che ho ricevuto dal Politecnico, un ateneo di qualità indiscussa ».
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