Grieco: “Il progetto di fusione finisce qui ma i problemi rimangono”
Enzo Grieco, sindaco di Ternate giunto agli sgoccioli del suo ultimo mandato, è stato quello che si è speso di più per portare a nozze i due comuni limitrofi di Ternate e Varano Borghi
«Hanno vinto inequivocabilmente i “No” e dunque si chiude qui la possibilità di continuare questo percorso, pieno rispetto della volontà dei cittadini: la fusione tra i due comuni si ferma qua».
Enzo Grieco, sindaco di Ternate giunto agli sgoccioli del suo ultimo mandato, è stato quello che si è speso di più per portare a nozze i due comuni limitrofi di Ternate e Varano Borghi e oggi raccoglie un risultato nettamente contrario al progetto portato avanti.
«La scelta è pienamente legittima e frutto di un processo estremamente democratico – spiega Grieco -. I cittadini hanno scelto e dunque finisce qui. Ovviamente nel breve periodo non succederà niente ma ne sono dispiaciuto perché rimangono all’orizzonte tutti i problemi che avevamo individuato: la burocrazia aumenta, il personale comunale non basta, le sfide sono sempre più complicate. Io sono convinto che nel lungo periodo ne risentiranno i servizi ai cittadini».
Sindaco grieco la strada che si seguirà adesso sarà quella dell’unione di competenze fra comuni?
«Mettere in piedi questo tipo di percorsi è molto complicato e fra sei mesi saremo di nuovo in campagna elettorale. Ci sono già state occasioni con i comuni della zona ma ogni volta che cambiavano le amministrazioni il processo si bloccava per permettere ai nuovi amministratori di prendere confidenza con la materia. Con la fusione noi ci siamo basati su un progetto serio che garantiva benefici alla comunità, ora i problemi rimangono e faremo comunque il possibile per garantire i servizi ma se la situazione che pesa sui piccoli comuni non cambia qualcuno prima o poi dovrà trovare delle soluzioni o pagheranno i cittadini».
Quali saranno le conseguenze di questa scelta?
«Purtroppo i cittadini sono lontani dalle dinamiche amministrative. Ci sono aspetti della macchina comunale che conoscono solo gli amministratori. I cittadini, giustamente, guardano ai servizi che gli vengono dati. L’anno prossimo cominceranno ad accorgersi di qualche differenza. Io, per esempio, non so come faremo a garantire alcuni servizi scolastici come il trasporto del pulmino perché è andato in pensione uno degli autisti ausiliari e con uno solo non riusciremo a garantire il servizio. Certo si potrà risolvere dando in gestione a terzi ma questo potrebbe significare un aumento dei costi e meno flessibilità ad esempio sulle gite scolastiche. Questo è un esempio, così come al problema del pulmino a tutto si può porre rimedio esternalizzando i servizi, ma è giusto avere consapevolezza che queste operazioni hanno un prezzo. L’autonomia che abbiamo scelto avrò un prezzo, se non cambieranno le cose per le piccole amministrazioni».
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