La chiesetta di San Siro alla Baraggia nel censimento dei “luoghi del cuore” Fai
La chiesa è inserita in un antico complesso monastico oggi in rovina. Tra un paio di giorni si potrà votarla come "luogo derl cuore" sul portale del Fondo ambiente italiano

Chissà se l’iniziativa di Giuseppe Terziroli riuscirà ad accendere i riflettori sul destino della chiesetta di San Siro, alla Baraggia di Viggiù?
Questa mattina Terziroli, noto appassionato di storia locale, autore, con altri, della pagina facebook “La Varese nascosta”, ha inserito il complesso di San Siro nel portale del Fai relativo al censimento dei “Luoghi del cuore”.
«Si tratta di un antico convento, affiancato da immobili al tempo abitati dai membri del clero del monastero e da contadini – spiega Terziroli – In prossimità è situata un’antica chiesetta romanica che porta all’interno e alle pareti affreschi riferiti alla scuola di Galdino da Varese, realizzati nei primi decenni del XVI secolo. Il Magister cioè maestro ha lasciato il suo capolavoro presso la chiesa di Santo Stefano di Bizzozero ma ha influenzato tutta l’arte del Varesotto fino alla chiesa di San Pietro di Gemonio».
Il Portale Fai ha accettato l’inserimento e tra un paio di giorni si potrà votare per segnalare al Fai questo luogo bellissimo e in rovina.
«Il monumento – spiega ancora Terziroli – non si trovava tra i beni censiti e dunque invito tutti a partecipare con me a questa operazione di segnalazione affinché San Siro alla Baraggia sia considerato un bene da tutelare e salvare. Rammento la sensibilità del comune di Viggiù e dell’attuale Sindaco su questo tema».
Mentre la chiesetta è di proprietà del Comune di Viggiù, il resto del complesso appartiene ad un’istituzione della Chiesa Cattolica, come spiega il sindaco di Viggiù Antonio Banfi: «Il Comune si sta muovendo per valorizzare questo luogo, anche se non mancano le difficoltà – spiega Banfi – Qualche anno fa sono stati fatti interventi per la messa in sicurezza della chiesa che è di proprietà del Comune, mentre sull’area circostante non possiamo intervenire perché è di privati. C’erano stati alcuni contatti con l’ente proprietario da parte di un privato che avrebbe voluto acquisire la proprietà, ma da sei mesi non ne abbiamo più notizie. Purtroppo è improponibile per un Comune delle nostre dimensioni pensare di acquisire l’intera proprietà, non solo per il prezzo di acquisto ma anche per l’impegno finanziario per la sistemazione e la gestione».
La chiesina di san Siro sarà però al centro di un progetto che il Comune sta realizzando, un sito dove saranno raccolti, illustrati e valorizzati i beni artistici ed architettonici del paese: «Sono state fatte foto e riprese anche di San Siro e dei suoi affreschi, proprio con l’obiettivo di riportare l’attenzione su questo bene e vorremmo coinvolgere anche gli abitanti della frazione di Baraggia, che sono molto legati a questo luogo. L’iniziativa di segnalare San Siro nel censimento dei luoghi del cuore Fai sicuramente potrà aiutare a mantenere accesa l’attenzione».
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