La Lipu e il salvataggio dei girini
Il racconto di un intervento straordinario. Da tempo l'associazione ambientalista ha avvito una campagna di salvaguardia degli anfibi. Ecco cosa si può fare
![Salvataggio girini Lipu](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/05/salvataggio-girini-lipu-673508.610x431.jpg)
Un intervento eccezionale per salvare i girini di rospo “intrappolati” in una piscina di Cadegliano Viconago.
Lo ha portato a termine Gianfranco Gorla, delegato di Lipu Varese che con Vincenzo Di Michele (responsabile educazione ambientale per la sezione varesina), ha “salvato” i numerosi girini presenti in una pozza formatasi nell’incavo della copertura di una piscina privata nel Nord della provincia di Varese: armati di bastone di legno e retino da pesca i girini di rospo sono stati portati nel vicino laghetto di Brinzio, dove la specie è diffusa e il clima è favorevole per lo sviluppo.
«Li ho contattati via mail – racconta il proprietario della piscina -. Hanno fatto un ottimo lavoro, anche per la tutela della biodiversità della nostra zona, e hanno riempito tre secchi pieni di girini quindi tantissime nuovi rospi nasceranno nel nuovo lago».
«Non è di prassi un intervento del genere – tengono a specificare dalla Lipu -: è un intervento straordinario, data la grandissima quantità di girini presenti nelle pozze d’acqua piovana formate sopra la copertura della piscina; solitamente si danno informazioni e si spiega come intervenire. Ci sono delle regole da rispettare, i rospi non possono essere messi ovunque, producono fino a 10 mila uova, non tutti i bacini vanno bene. Diamo anche istruzioni su come agire in presenza di girini in quantità più o meno elevate: basta un bastone e un colino e si possono spostare comodamente», prosegue Gorla.
Lipu da qualche anno ha avviato una campagna per la salvaguardia degli anfibi, legata alla costruzione dei cosiddetti “corridoi ecologici” (il progetto Life TIB, che ha come finalità quella di creare connessioni ecologiche e opere finalizzate al miglioramento di habitat lungo il ponte verde insubrico che va dalle Alpi alla Valle del Ticino) che nei periodi di riproduzione evitano che molte rane e rospi vengano uccisi nell’attraversamento di strade e vie di comunicazione trafficate. Dove i corridoi non sono ancora stati creati, i volontari si mettono all’opera in prima persona per costruire barriere: da Sesto Calende a Gornate Olona, passando per Luvinate e Bregano, sono molti i punti della provincia dove l’operazione salva anfibi è messa in pratica.
- Barriere mobili
- Sottopasso
Ecco cosa è possibile fare con interventi a difesa degli anfibi, sia preventivi sia di emergenza:
. censire i punti di attraversamento su strade non protetti: in questo è fondamentale la segnalazione dei cittadini
. realizzare dei sottopassi, barriere fisse e fossi lungo i tratti di strada attraversati dagli animali. Soluzione valida sia per nuove strade sia per quelle già esistenti, magari adattando canali di scolo dell’acqua preesistenti
. posizionare barriere mobili ad opera dei volontari che andranno a raccogliere e trasferire gli animali manualmente
. creare pozze atte alla riproduzione, lontane da vie stradali
. evitare progetti antropici che prevedano la distruzione degli habitat umidi, spesso sottovalutati ma di primaria importanza per l’ecosistema
. bloccare momentaneamente il traffico sulle strade di secondaria importanza nelle ore di attraversamento.
Gli anfibi, specialmente rane e rospi, compiono le loro brevi migrazione in massa, spesso concentrate in pochissime sere durante le piogge. Inoltre, buona parte si mette in moto durante le 3- 4 h successive al tramonto. Ciò renderebbe possibile, su segnalazione degli esperti, chiudere temporaneamente le strade di scarso interesse viabilistico, come già altri paesi europei fanno, per consentire un attraversamento sicuro degli animali.
Gli anfibi sono parte integrante della catena alimentare: i girini, alimentandosi di alghe, tengono puliti gli stagni, mentre gli adulti sono fondamentali perché si nutrono di grandi quantità di insetti fastidiosi. Sono poi bio-indicatori della qualità degli ambienti acquatici e terrestri: la loro pelle, permeabile, può assorbire facilmente ogni sostanza inquinante, per questo la loro presenza è un indicatore dello stato di salute degli ambienti e delle acque in cui vivono.
Per segnalazioni potete scrivere a: varese@lipu.it – gallarate@lipu.it oppure contattare il numero 0332 964028 o consultare la pagina facebook Lipu Varese.
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