L’Alto Verbano cede il titolo italiano ma pensa già al prossimo anno

Campionato italiano a squadre serie A Raffa ultima giornata: Boville Marino campione d'Italia, Alto Verbano a metà classifica

Bocce varie

Solo due anni fa il mondo delle bocce del Lago Maggiore e dell’intera provincia di Varese festeggiava il primo titolo italiano conquistato dall’Alto Verbano (nella foto), la prestigiosa società di Luino che era riuscita a compiere una impresa veramente storica.

Sabato scorso, nell’ultima giornata di campionato, quasi un passaggio di consegne ritardato di un anno, aveva luogo, a Cava dei Selci, frazione di Marino in provincia di Roma, lo scontro proprio fra Alto Verbano e Boville Marino, ormai certo della vittoria finale: passerella e apoteosi finale dei neo-campioni con un salomonico pareggio 1 a 1, che, forse, suscita qualche rimpianto in più nei verbanesi, collocati nella seconda metà della classifica.

Abbiamo voluto chiedere alla dirigenza cosa pensasse del campionato appena concluso, di certo sotto le aspettative, data l’alta competitività della rosa degli atleti, che poteva contare su una serie di nomi altisonanti, come Andreani e De Sicot di A1, Antonini e Barilani ricchi di titoli mondiali ed europei e il giovane Gusmeroli, ancora fresco vincitore del titolo europeo coppia ed italiano individuale under 21.

Bocce varie
i protagonisti della sfida di Marino

La visione non è pessimistica, le ragioni vanno ricercate in alcuni incontri che hanno assunto un andamento non favorevole, ben oltre gli occasionali demeriti – è ben noto ai praticanti lo sport delle bocce come talvolta la componente fortuna, senza voler scomodare il fato di Omero, diventi determinante e possa far girare una partita, disputata punto a punto, in una direzione assolutamente contraria -. Può sembrare scontato rifugiarsi nell’elemento “sorte negativa” per giustificare alcuni risultati, ma, sempre secondo i massimi esponenti, molto spesso subentra lo scoramento, se non altro a livello inconscio, che diventa determinante e accentua in modo negativo quello che già si propone sfavorevolmente.

E per il prossimo anno? Dovremo pensare ad un Alto Verbano rassegnato a svolgere un ruolo secondario? Risposta quasi piccata. «Quando mai. Le ambizioni rimangono sempre elevate, non possiamo dire che vinceremo il campionato, ma che cercheremo di farlo. La squadra sarà riconfermata e, se del caso, ulteriormente rinforzata. Sui campi di Daverio, l’attuale sede casalinga degli incontri, sarà veramente difficile per gli avversari tornare a casa con il carniere pieno: faremo di tutto per evitare che il bersaglio – non solo sul campo – possa essere colpito e di rendere la salita per il successo esterno ancora più ripida».
Auguri Alto Verbano.

di
Pubblicato il 07 Maggio 2018
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