Pettarin cervello, Santana bomber e Disabato puntuale. I voti della Pro Patria dopo il successo
I voti stagionali ai tigrotti

Campionato vinto, poule scudetto alle porte, ci siamo divertiti a dare i voti stagionali ai protagonisti della Pro Patria. Difesa rocciosa e attenta, centrocampo con esperienza e corsa, attacco dai gol importanti, ma il vero fenomeno biancoblu quest’anno è stato mister Ivan Javorcic. Volutamente non abbiamo coinvolto dirigenti e società, ai quali in ogni caso andrebbero voti altissimi.
PORTIERI
Ilario Guadagnin 6: Qualche errore di percorso, ma ha sempre avuto la mentalità giusta per reagire e dimostrarsi affidabile (14 presenze)
Giulio Mangano 6,5: Si è ritagliato il ruolo di titolare dopo un inizio difficile anche per colpa di un fastidioso infortunio (22 presenze)
DIFENSORI
Giovani Zaro 7,5: Leader della difesa e non solo. È riuscito a dare il suo apporto anche a livello realizzativo (32 presenze 4 gol)
Ivo Molnar 7: Arrivato dal Dro con tante incognite, si è dimostrato un difensore roccioso e attento, un punto fermo della difesa tigrotta (35 presenze 2 gol)
Dario Scuderi 6,5: Una stagione di alto livello per il giovane palermitano che si è dimostrato un valido elemento nonostante la giovane età (31 presenze 1 gol)
Alessio Marcone 6,5: Un finale di stagione da protagonista con personalità e fisico dopo qualche spezzone di partita (11 presenze)
Riccardo Ugo 6: Poche chance, mai titolare nonostante arrivasse dalla vittoria del campionato con il Mestre, dove si era ritagliato un ruolo importante (13 presenze)
CENTROCAMPISTI
Riccardo Colombo 6,5: Ha fatto di tutto, dall’ultimo difensore al trequartista, applicandosi sempre con dedizione ed esperienza (26 presenze)
Giacomo Pettarin 7,5: Quinto campionato di Serie D vinto. Basterebbe questo per capire l’importanza del regista della squadra, ma a livello di personalità c’è molto di più (35 presenze 1 gol)
Francesco Gazo 7: Il mastino del centrocampo biancoblu non ha fatto mancare il suo apporto alla causa con tanta grinta (34 presenze)
Donato Disabato 7,5: Una stagione difficile con tanti infortuni ma la doppietta nella gara decisiva contro il Darfo Boario vale più dei tanti problemi fisici (22 presenze 3 gol)

Leonardo Galli 7: Ha fatto l’anno ad arare la fascia sinistra avanti e indietro. Arrivato a luci spente è diventato un elemento imprescindibile per mister Javorcic. L’unico ad aver giocato tutte le partite (36 presenze 1 gol)
Niccolò Cottarelli 7: Un finale di stagione da stropicciarsi gli occhi condito anche con tre gol fondamentali (34 presenze 3 gol)
Alex Pedone 6,5: Un’annata un po’ altalenante. Molto importante quando c’erano problemi in attacco e si è speso anche come seconda punta (30 presenze 4 gol)
Mattia Chiarion 6: Tanti spezzoni di partita per dare respiro ai titolari (17 presenze)
Filippo Ghioldi 6: Qualche bella apparizione, peccato non averlo visto più impiegato, ma in una squadra così piena di talento non sarebbe stato facile per nessuno (6 presenze)
Matteo Arrigoni 6,5: Ha saputo stringere i denti per le tante panchine ma a Ciliverghe il suo gol ha lanciato la volata per il finale trionfale (19 presenze 1 gol)
Jacopo Mozzanica 6: “Uomo di scorta” del centrocampo, si è sempre fatto trovare pronto a dare il proprio contibuto (24 presenze)
ATTACCANTI
Mario Alberto Santana 8: Un inizio campionato da fenomeno vero, poi tanti problemi fisici. Si è ritrovato nel momento più importante da vero capitano (28 presenze 15 gol)

Giuseppe Le Noci 7: Ci si aspettava qualche gol in più, ma la sua stagione è stata più che positiva, anche considerati i tanti assist serviti da calcio piazzato con il suo piede destro (31 presenze 8 gol)
Niccolò Gucci 7: Il bomber della provvidenza. Gol importantissimi in momenti complicati della stagione. Sua l’ultima firma dell’anno, meritatissima per impegno e dedizione (35 presenze 12 gol)
Elia Bortoluz 6: Tanti, troppi problemi fisici che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio. Il talento non manca, speriamo che gli infortuni non lo blocchino più in futuro (19 presenze 3 gol)
ALLENATORE
Ivan Javorcic 8,5: Sa fare il suo mestiere e lo ha dimostrato. La Pro Patria ha vinto il campionato anche grazie alle capacità del suo tecnico. Una squadra bella da vedere giocare, ma allo stesso tempo solida e compatta. Fase difensiva al limite della perfezione, pochi cali ma sempre gestiti da fine psicologo per non far cadere in depressione l’ambiente.

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