I richiedenti asilo incontrano le associazioni
L'appuntamento è per giovedì 10 maggio. La serata è rivolta ad associazioni, parrocchia, Caritas, Acli e volontari

Chi sono i richiedenti asilo ospitati ad Angera? Qual è la loro storia e quali sono le loro impressioni a quasi un anno dal loro arrivo?
Per conoscere i sedici ragazzi accolti nella cittadina e individuare anche nuove possibilità di collaborazione l’assessorato ai servizi sociali del comune ha organizzato un tavolo tecnico dedicato alle associazioni. La serata è in programma giovedì 10 maggio alle 20.45 in Sala Consiliare.
«L’incontro sarà l’occasione per incontrare questi ragazzi e sapere qualcosa in più della loro esperienza – spiega l’assessore comunale Antonio Campagnuolo -. Abbiamo invitato a partecipare Parrocchia, associazioni, Caritas, Acli e la cooperativa che si occupa della gestione. Durante la serata presenteremo inoltre il protocollo d’intesa tra il Comune e la Cooperativa che gestisce i richiedenti asilo ad Angera, per il progetto denominato “Progetto di accoglienza e di integrazione dei profughi alloggiati in Angera”. In base a questo accordo i ragazzi, divisi in squadre, si occuperanno, gratuitamente e in forma volontaria, di mantenere pulite diverse aree della città e saranno coinvolti in attività delle associazioni locali. Le attività previste riguarderanno il decoro urbano: muniti di guanti, giubbino e attrezzatura ad hoc, agiranno tre volte a settimana (martedì e mercoledì dalle 9 alle 11 e il venerdì dalle 14.30 alle 16.30)».
«Un impegno piccolo ma molto importante e significativo, per loro ma soprattutto per la comunità – prosegue Campagnuolo – che vedrà questi ragazzi attivarsi in qualcosa di utile alla collettività. Le tre squadre saranno seguite da un coordinatore e dal nostro Ufficio tecnico e sono state precedute da alcuni incontri formativi. Le mansioni principali prevedono lo svuotamento dei cestini, la pulizia del pratone lungolago e delle spiagge, alla noce e alla nocciola. Nel frattempo, bisogna ricordare il grande lavoro svolto dalla Parrocchia, in pieno accordo con il parroco don Pietro Bassetti coadiuvato da don Matteo Rivolta».
«Quasi da subito, i ragazzi sono stati coinvolti nelle attività oratoriane, e sono stati accolti da tutti i ragazzi , dalle famiglie e dai numerosi volontari dell’oratorio. Personalmente – conclude l’assessore – ho cercato di contribuire dove e come potevo con don Matteo, con il quale c’è stato e prosegue un contatto pressoché quotidiano, per fare il punto della situazione».
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