Ritornano i lupi nel Canton Ticino. La preoccupazione degli agricoltori
Se ne è parlato durante l'incontro di Lodrino che ha ospitato l'assemblea dell'Unione Contadini Ticinesi alla quale ha partecipato anche Confagricoltura Varese

Il lupo sta ripopolando le valli ticinesi, in particolare il Bellinzonese, e tende a sconfinare anche in territorio italiano, soprattutto nella provincia di Como. È emerso durante la 73ma assemblea dell’Unione Contadini Ticinesi, tenutasi a Lodrino, nell’alto Canton Ticino, a cui ha partecipato anche Confagricoltura Varese.
Uno dei problemi comuni è il controllo della fauna selvatica, sempre più difficile da contenere a causa del crescere del bosco, dell’abbandono delle attività agricole tradizionali e della pressione degli animalisti, tanto da diventare un seria minaccia per l’economia e per la stessa sopravvivenza delle imprese agricole. In particolare cinghiali, cervi e caprioli sono un flagello sia al di qua che al di là del confine. Da ultimo c’è appunto il ritorno del lupo che minaccia gli allevamenti.
Il presidente dell’Unione Contadini ticinesi , Roberto Aerni , ha ricordato che i rapporti tra le due organizzazioni di agricoltori sono stabili, datati nel tempo e consolidati dalla comune convinzione che anche se gli agricoltori sono divisi da una frontiera i problemi dell’agricoltura delle terre insubriche sono gli stessi, prima tra tutti la continua sottrazione di suolo agricolo a favore delle destinazioni più diverse.
Grande vicinanza al settore e sensibilità alle problematiche esposte è stata espressa da Kandemir Bordoli Pelin, presidente del Gran Consiglio, il parlamento del Cantone svizzero , che ha avuto calorose parole di saluto per gli ospiti di Confagricoltura Varese.

Il presidente degli agricoltori varesini, Giacomo Brusa, nel suo intervenuto ha evidenziato i punti di contatto tra la nostra agricoltura e quella dei vicini Ticinesi, ricordando che malgrado la Confederazione Elvetica non faccia parte dell’Unione Europea per il bene delle nostre agricolture è necessario intensificare i rapporti per scambiare esperienze e arricchire le reciproche conoscenze.
Organizzatori, intervenuti e autorità hanno tutti ugualmente ribadito l’importanza del ruolo dell’agricoltore nella tutela e nella promozione del territorio, concetto al di là di qualsiasi confine.
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