Scuole di specialità mediche: il Ministero fissa l’esame, la Lombardia aumenta i posti
Saranno 55 i contratti che Regione Lombardia finanzierà oltre ai 6200 decisi dal Ministero. Sei saranno all'Insubria. La data fissata per il 17 luglio
Si svolgerà 17 luglio la prova nazionale per l’ammissione alle Scuole di specializzazione di area sanitaria. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il bando di ammissione.
6200 i posti disponibili, un centinaio in più dello scorso anno (6105), a questi andranno aggiunti i contratti finanziati con risorse regionali, di altri enti pubblici e/o privati. In particolare, Regione Lombardia ha stanziato fondi per sottoscrivere 55 contratti in più con un impegno di 6,4 milioni di euro.
Con un successivo provvedimento, integrativo del bando emanato dal Miur, saranno indicati, una volta definito il fabbisogno dei medici specialistici per il triennio 2017/2020, i posti disponibili per ciascuna Scuola di specializzazione attivata. Per la definizione del fabbisogno è infatti necessario acquisire l’accordo della Conferenza Stato-Regioni, che non è ancora stato raggiunto in quanto nella seduta dello scorso 10 maggio le Regioni hanno chiesto il rinvio su questo punto. Il MIUR, in base al regolamento 130 del 2017, è comunque tenuto ad adottare a pubblicare il bando per l’accesso nelle Scuole di specializzazione entro il 31 maggio di ciascun anno.
Le iscrizioni inizieranno venerdì 25 maggio esclusivamente on line, accedendo al portale www.universitaly.it. La prima parte della procedura di iscrizione si chiuderà alle ore 15.00 di martedì 5 giugno 2018. Sarà poi possibile perfezionare il pagamento del relativo bollettino fino a una settimana dopo la pubblicazione del decreto integrativo contenente la suddivisione dei posti per scuola.
La prova d’esame si svolge in modalità informatica, è la stessa su tutto il territorio nazionale e consiste in una prova scritta che prevede la soluzione, in un tempo di 3 ore e 30 minuti, di 140 quesiti a risposta multipla, ciascuno con cinque possibili risposte. I quesiti riguardano argomenti caratterizzanti il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e argomenti legati ai settori scientifico disciplinari di riferimento delle diverse tipologie di scuola.
I 55 contratti in più destinati dalla Lombardia sono riservati a chi è residente nella regione da almeno 3 anni e si impegna a prestare l’attività lavorativa nelle strutture sanitarie lombarde per un periodo di 3 anni.
«Abbiamo inserito questi requisiti – ha sottolineato l’assessore al Welfare Giulio Gallera – per far fronte alla forte carenza di specialisti nelle nostre strutture, che rischia di impedirci di continuare a garantire i servizi sanitari in determinati ambiti. Sempre più frequentemente, infatti, i nostri bandi per l’assunzione di specialisti, anche a tempo indeterminato, vanno a vuoto, senza contare che il nostro fabbisogno è più alto delle borse messe a disposizione dal Ministero».
Regione ha già definito le aree definite più critiche e le università destinatarie del maggior numero di posti: 6 borse all’ateneo di Brescia , 19 a Milano Unimi, 7 a Milano-Bicocca, 5 al San Raffaele, 10 a Pavia 10, 6 a Varese, e 2 all’Humanitas. Le specializzazioni che hanno ottenuto il maggior numero di contratti finanziati sono medicina d’emergenza-urgenza (8), pediatria(6), ginecologia e ostetricia (6), medicina interna (4) e anestesia e rianimazione (3)”.
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