Sul Centro studi preistorici il problema è “imprescindibile”
Dopo essere stato oggetto di una commissione molto movimentata, si è trasferita in consiglio comunale la discussione sul centro Studi Preistorici

Dopo essere stata oggetto di una commissione molto movimentata, si è trasferita in consiglio comunale la discussione sul centro Studi Preistorici.
Archiviata la possibilità di mantenerlo a Villa Mirabello, il lavoro dei consiglieri di minoranza che si stanno battendo per conservare il più possibile lo status quo del centro punta alla non dispersione dei rapporti: un impegno più minimale, ma che i consiglieri hanno voluto “mettere per iscritto” nel corso dell’ultima sessione del consiglio.
L’hanno fatto, in particolare, con un ordine del giorno chiesto dal consigliere Marco Pinti, che ha sottoposto a votazione la richiesta di impegno della Giunta Comunale ad «Adoperarsi per cercare di creare sinergie virtuose tra coloro che otterranno la concessione delle attività didattiche museali e l’intera rete dei soggetti pubblici e privati operanti nel medesimo settore e ad adoperarsi, per quanto attiene alla sua specifica materia di studio, affinchè si creino sinergie virtuose con il Centro Studi, di cui, con il presente ordine del giorno, questo consiglio riconosce l’imprescindibile importanza nel campo della ricerca e della divulgazione specialistica».
Un ordine del giorno firmato anche dal consigliere di Forza Italia Simone Longhini che mirava, nell’impossibilità di lasciare le cose come stanno a causa delle nuove esigenze, a non disperdere le conoscenze e i rapporti del centro studi con le realtà culturali della città.
«Abbiamo discusso a lungo del centro, e soprattutto del patrimonio di tale centro – ha risposto l’assessore alla Cultura Roberto Cecchi – In linea generale riconosco l’importanza del ruolo svolto da Bertolone, che ha consentito la crescita dell’archeologia in questa parte della Lombardia e sono d’accordo in generale sulla necessità di sinergia tra le realtà che si occupano di uno stesso argomento. Un po’ meno lo sono sul termine “imprescindibile“, per quello ci vorrebbe un ulteriore confronto in commissione».
Alla fine però, il round in consiglio comunale è stato vinto dai consiglieri di minoranza: l’ordine del giorno che propugna il coinvolgimento dello storico centro studi nelle attività a lui compatibili è stato votato all’unanimità, termine “imprescindibile” compreso.
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