Torna il ricordo del finanziere alpino Sebastiano Mannu

Il piazzale della Dogana sarà intitolato a un giovane finanziere alpino morto per la patria nel 1918 poco più che trentenne. Domenica 3 giugno alle 11 la cerimonia

Lavena Ponte Tresa  varie

L’Amministrazione comunale di Lavena Ponte Tresa ha deciso di riparare ad un “torto”  che si è consumato negli anni Sessanta.

Domenica 3 giugno, alle 11, il piazzale doganale verrà intitolato a Sebastiano Mannu (nella foto), un giovane e sfortunato finanziere alpino in servizio al valico di Ponte Tresa, da qui partito per il fronte nel 1915 e morto per la patria nel 1918, poco più che trentenne.

A lui era intitolata una via, scomparsa con la costruzione del nuovo valico realizzato nel 1962. Sono passati tanti anni ma c’è qualcuno che quel torto non l’ha dimenticato. E’ la figlia di Sebastiano, Lucia Mannu, che abita a Cadegliano Viconago e alla bella età di 101 anni avrà la soddisfazione di vedere nuovamente una targa che ricorda quel papà che la guerra le ha rubato quando era ancora in fasce.

Sebastiano Mannu nacque ad Ittiri, in provincia di Sassari, il 4 maggio 1887. Entrato a far parte della Guardia di Finanza, venne inviato al Valico di Lavena Ponte Tresa. Qui conobbe Martina Sermini, che sposò il 29 aprile del 1915. Il giorno dopo le nozze Sebastiano venne chiamato alle armi come Finanziere accorpato agli Alpini. Meno di un mese dopo, il 24 maggio, l’Italia entrava nella Prima guerra mondiale.

Per il giovane finanziere fu l’inizio della fine: per 17 mesi operò in  prima linea sul fronte di Edolo, in provincia di Brescia, dove, racconta la figlia, “salvò un commilitone dal fuoco nemico”. Sulle montagne bresciane Sebastiano si ammalò di polmonite. Fu mandato a San Fedele di Intelvi, sempre come Guardia di Finanza, ma le sue condizioni di salute erano ormai compromesse. Si aggravò e venne ricoverato all’Ospedale miliare di Como, dove morì dopo otto giorni di convalescenza l’8 dicembre 1918.

Sebastiano Mannu è sepolto nel Sacrario di Caduti di guerra a Como Camerlata.

«Con questa intitolazione – dice il sindaco Massimo Mastromarino – esaudiamo il desiderio della figlia Lucia Mannu di rivedere intitolato al proprio papà un luogo del nostro paese».

 

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Pubblicato il 22 Maggio 2018
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