Via l’alcol dalle strade. “Riportiamo ordine e rigore”

Arriva l'estate e il sindaco Cassani annuncia il ritorno dell'ordinanza per limitare il consumo di alcol (ma non nei locali e nei dehors). "Anche sui questuanti non allentiamo la morsa"

bottiglie vuote

Arriva l’estate, è il momento migliore per stare all’aperto per bere una birra, un calice di vino o uno spritz. Occhio però: dal 1° giugno assicuratevi di essere in un locale, nel dehor o appena a fianco, pena una multa salata.

Si tratta di una ordinanza del sindaco Andrea Cassani, che in realtà contiene due provvedimenti diversi. Il primo stabilisce che, dall’1 giugno e fino al 30 dicembre 2018, dalle 22 alle 7 , sarà vietata “la vendita negli esercizi commerciali, anche tramite distributori automatici, di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e tipo, anche per asporto”. L’ordinanza ha valore su tutto il territorio comunale non riguarda però i bar e i ristoranti.
Sempre da giugno a dicembre 2018 – secondo provvedimento – sarà vietato nell’arco dell’intera giornata il consumo di alcolici “in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico nel centro abitato”. Vietato in questo caso bersi la birretta in bottiglia ai giardinetti e sulle panchine, mentre si potrà tranquillamente sorseggiare al bar, al ristorante. La misura infatti non si applica ai pubblici esercizi entro i quali “viene effettuata la mescita e la somministrazione di alimenti e bevande con obbligo di consumazione i loco e nelle loro immediate adiacenze”. Quindi: occhio a non allontanarsi troppo dai dehors, che del resto sono aumentati in dimensioni anche in zona pedonale.

«È un provvedimento per disincentivare le persone che bivaccano e molestano in centro città» dice il sindaco Cassani, che già nei mesi scorsi aveva dichiarato guerra ai bevitori rimuovendo le panchine in alcuni punti della città (a partire dai giardinetti di piazza Risorgimento). La scelta sulle panchine ha suscitato qualche protesta e ironia, ma Cassani è convinto dell’efficacia a lungo termine: «Riportiamo ordine e rigore in città».
Il sindaco dice anche che «non si allenta la morsa nei confronti dei questuanti, i tavernellos e gli abusivi». E cita in particolare un  dieci giorni fa, di concerto con il tribunale, abbiamo allontanato dai genitori una bambina che veniva usata dalla madre per fare accattonaggio e che viveva in una baracca in zona ferroviaria». Era un caso che era stato sollevato anche da alcuni cittadini (infastiditi dalla presenza della famiglia senzatetto) e che aveva già suscitato polemiche.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Maggio 2018
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