Youpol, arriva a Varese la “app” contro droga e bulli
Presentazione questa mattina in Questura: “Nessuno deve essere lasciato da solo”

«Stanno picchiando un ragazzo in classe, guardate qui».
«In quel parco si spaccia hascisc, vi allego la foto».
Dall’altra parte della tastiera c’è un poliziotto che geolocalizza il messaggio, segnala alla pattuglia della zona che va a dare un’occhiata e se non vede nulla perlomeno crea quella sensazione di sicurezza percepita utile al cittadino. Altrimenti entra in azione.
In tasca il telefono diventa un potente alleato per combattere il crimine e questo grazie ad una “app” presentata oggi in Questura e da oggi disponibile anche per la provincia di Varese, e non solo per i centri maggiori, in cui sono presenti posti di polizia o commissariati, ma anche per il più isolato dei paesi dove magari i più vicini sono i carabinieri: diverse sono state le segnalazioni inviate anche alle pattuglie dell’Arma.
“Youpol” – così si chiama l’applicazione per cellulare – , non è un sistema per inviare denuncia telematica, ma per segnalare, per ora, episodi di bullismo e di droga. È presente un’integrazione col numero unico di emergenza che consente agli utenti di effettuare anche chiamate di emergenza per altri reati i fatti più gravi.
Lo ha spiegato oggi il dirigente delle Volanti di Varese Francesco Sammartino, insieme ai colleghi della Mobile Maurizio Greco e agli altri dirigenti della Questura Luigi Marsico, Patrizia Coda e Anna Morena Sgreccia.
Ci sono due modi per segnalare: in modalità anonima, oppure registrandosi.
Una volta registrato, l’utente ha un profilo che permette di interagire direttamente con la polizia e seguire il percorso della segnalazione.
Durante la presentazione è stato spiegato che all’atto della registrazione viene chiesto di segnalare fatti in maniera veritiera, anche se a un errore può esservi sempre rimedio.
La app è già in funzione da sei mesi con risultati lusinghieri in diversi capoluoghi di regione che già oggi stanno adottando questo sistema.
L’obiettivo, hanno detto gli investigatori, è quello di arrivare fra i più giovani utilizzando lo strumento della tecnologia, che accorcia le distanze: «Nessuno deve essere lasciato solo».
L’avvio del progetto, ha avuto luogo in via sperimentale e in un semestre circa i download effettuati sono stati più di 118.000, le segnalazioni per casi di bullismo 1152, quelle per uso di sostanze stupefacenti 2132 per un totale di circa 3283 segnalazioni giunte in questura solo attraverso l’uso di YOU POL.
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