Cantine allagate nelle case Aler di via Volta, l’assessore risponde
Il vicesindaco spiega che le palazzine hanno sempre presentato problemi di deflusso delle acque che causano disagi agli edifici posti nella parte più vicina al fiume

(immagine di repertorio)
Disagi nelle case Aler di via Volta, a Saronno, dove in questi giorni di maltempo diverse cantine si sono allagate. Agli inquilini che si sono lamentati per il mancato intervento del Comune, risponde l’assessore e vicesindaco Pierangela Vanzulli.
«Per quanto riguarda la Protezione civile, alle 20 di ieri sera i volontari erano già presenti in via Volta con i Vigili del fuoco i quali per un problema alla loro pompa hanno contattato i colleghi di Gallarate. Quando sono arrivati, alle 21.30, la situazione si era di per sè normalizzata. La nostra Protezione civile aveva comunque già avvisato la nostra Polizia locale affinchè allertassero la Saronno Servizi che ha in disponibilità la pompa per interventi in tal senso».
«Detto questo, per la parte che riguarda la proprietà dei luoghi e il dovere di intervenire – prosegue l’assessore Vanzulli – questi edifici sono stati realizzati dall’Istituto autonomo case popolari, oggi Aler, che li ha costruiti negli anni 60. Ad oggi Aler ha venduto gli alloggi, mantenendo la proprietà dei percorsi e delle aree scoperte ovvero del verde, quindi a tutti gli effetti sono aree private. Fin dalla loro costruzione, nella parte bassa che confina con il Lura, hanno sempre presentato problemi di deflusso delle acque che causano dei disagi agli edifici posti nella parte più vicina al fiume. Il Comune si è attivato attraverso alla Società Lura Ambiente s.p.a. e per la parte pubblica recentemente è stato realizzato un tratto di collettore consortile sull’altra sponda del fiume al fine di eliminare qualsiasi apporto di acqua esterna al comparto proveniente dai Comuni limitrofi a nord del territorio comunale».
«Il collettore funziona da qualche mese ed il verificarsi dell’allagamento delle cantine dimostra ancora una volta che il problema è da risolversi all’interno dell’insediamento abitativo con la separazione delle acque nere dalle acque meteoriche che devono essere disperse nel terreno mediante un sistema distribuito sull’intera area che digrada verso il torrente, in modo da eliminare l’acqua raccolta su tutto il comparto che ruscella verso il basso dando vita, come sempre più spesso avviene a causa dell’intensità degli eventi meteorici, all’allagamento del cortile più basso e conseguentemente delle cantine. Ci faremo parte diligente affinchè si effettui, da parte dei proprietari, supportati da Aler, la nomina di un amministratore di super condominio di un ambito di oltre un ettaro, che comprende molti edifici».
«Il problema, dunque, non è da addebitarsi al Comune in quanto – conclude Pierangela Vanzulli – noi per legge dobbiamo ricevere nel nostro tronco fognario solo le acque nere e non le meteoriche. Quindi quelle meteoriche vanno convogliate in pozzi perdenti che sono privati e debbono essere realizzati dagli stessi. Le tre palazzine sotto hanno i pozzi perdenti, ma quelle sopra no e quindi quando ci sono grosse precipitazioni le acque da sopra confluiscono a sotto creando il problema».
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